Ci sono libri che non riesci a smettere di leggere. Ti tengono incollato alle pagine, ti risucchiano. E non importa se è tardi e magari devi dormire. Oppure, se hai cose importanti da fare e sei costretto a interrompere la lettura, ti rimane addosso un senso di urgenza, di curiosità.
Pensi alla trama, ai personaggi e non vedi l’ora di sapere come andrà a finire. Il cacciatore di teste è uno di questi libri: per questo le vacanze estive sono il migliore momento per leggerlo. E il suo autore, Jo Nesbø, è un grande maestro di intrecci e suspence.
Roger Brown è un cacciatore di teste.
Anzi, è il miglior cacciatore di teste sulla piazza di Oslo. Non ha mai sbagliato un colpo e la fama del suo intuito infallibile varca i confini nazionali.
Gira voce che sia lui, e non presidenti e amministratori delegati delle società, ad avere l’ultima parola sull’assunzione dei top manager nelle posizioni chiave delle aziende norvegesi. Brown guadagna bene, ha una bella casa e una moglie bellissima, di cui è follemente innamorato, essendone ricambiato.
Ma il suo matrimonio, dopo anni, di felicità, comincia a scricchiolare perché la moglie vorrebbe un figlio che lui non vuole darle e quando capita che lei rimanga incinta, Brown la convince ad abortire.
Per risarcirla della perdita, le offre una vita dorata, le apre una costosa galleria d’arte, la ricopre di regali preziosi…
E i soldi non bastano più. Per questo motivo, Brown arrotonda il suo lauto stipendio, commettendo ingegnosi furti di preziose opere d’arte, che poi rivende sul mercato clandestino.
Ma anche con questo “secondo lavoro” presto non riesce più a fare fronte all’accumularsi dei debiti e alla costante emorragia di denaro.
Finché non gli capita l’occasione della vita: la possibilità di rubare un celebre quadro di Rubens, che si pensava fosse andato distrutto durante la Seconda guerra mondiale e che invece è stato di recente ritrovato proprio in un appartamento di Oslo.
Appartiene a Clas Greve, un olandese, che ha lavorato come top manager in un’importante azienda di Rotterdam e che ha un passato in un corpo speciale della Marina reale e poi in un gruppo antiterroristico.
Ma dal momento in cui Roger Brown incontra Class Greve le cose non vanno più come dovrebbero andare: gli eventi precipitano a un ritmo sempre più serrato, le persone non sono quello che sembrano e la vita di Brown si trasforma in un incubo apparentemente senza ritorno, dove il cacciatore di teste e di opere d’arte si trasforma in un animale braccato e sradicato dalla sua luccicante quotidianità…
Jo Nesbø, nato a Oslo nel 1960, oltre che scrittore, è musicista, cantante e attore, con un passato da giornalista e da giocatore di calcio. Oltre che gialli, premiati con numerosi premi in tutto il mondo, scrive letteratura per ragazzi. In Italia è diventato famoso con la serie che ha come protagonista il poliziotto Harry Hole, pubblicata da Piemme e da Einaudi.
Il cacciatore di teste
Jo Nesbø
Einaudi Stile Libero Big 2013, pp. 293, 18 euro.