Se i nostri Uomini Politici, chiamiamoli così, dicono delle cose – vuoi che credano in quel che dicono, vuoi che facciano finta di crederci – evidentemente le dicono perché sono convinti che coloro che ascoltano ci possono credere, non certo per essere presi in giro.

Bene, poiché, per quanto possano essere ladri e faccendieri, arruffoni e dilettanti, piuttosto che degli Statisti (scusate la parola troppo ardita), certamente non sono degli stupidi, ma anzi furbi di tre cotte, per quanto riguarda i propri, più o meno loschi, interessi, evidentemente hanno valutato che:
SIAMO UN POPOLO DI RINCOGLIONITI pronti a credere all’asino che vola.

Chi infatti potrebbe mai credere che:
– La segretaria di Bossi non gli diceva che intorno a lui, compreso il sangue del suo sangue, rubavano a mani basse PER NON FARLO DISPIACERE;
– Gli amici della Lega, a sua insaputa, PAGAVANO L’AFFITTO della casa di Calderoli a Roma, il quale, in perfetta buona fede, credeva che era una casa che gli spettava di diritto in quanto Padre della Patria;
– L’amico di Tremonti dava bonariamente e amichevolmente la casa a Tremonti, e l’affitto era legittimamente “in nero” in quanto COSE TRA PRIVATI;
– Scajola, commosso, credeva di aver fatto un buon affare con la casa “vista Colosseo” per la sua abilità negoziale e invece aveva una SERPE IN SENO che pagava la differenza “in nero” a sua insaputa;
– Formigoni CASCA DAL PERO ogni volta che casca dall’albero della cuccagna qualcuno dei suoi collaboratori ed è INDIGNATO perché vacanze, yacht ecc. ecc. generosamente regalate da ammiratori ed amici, vengono invece erroneamente e maliziosamente attribuite ad un certo Daccò che lui manco conosce.
Ma chi è ‘sto Daccò? Irritato, subito si pente perché l’ira è un peccato capitale e rimedia, contrito e amareggiato, con una “Comunione” nella quale, grazie a Dio, trova “Liberazione”. Perciò è sempre così arzillo, ricorre spesso a questo rituale.
Rutelli, Palombelli, compagni e compagnielli non potevano sapere, per la loro innata trasparenza (non possiamo parlare di “castità” sennò si incazza Formigoni) che un certo Carneade Lusi teneva da parte un TESORETTO, dal quale di quando in quando attingere.
Si può comprare e rivendere in un solo pomeriggio un palazzo GUADAGNANDOCI 28 MILIONI di euro.

Berlusconi… beh lui è sempre lui… ce lo riserviamo alla fine…
– Scilipoti ha ancora altri mutui immobiliari da pagare;
– Trota sia vero e non un cartoon;
– Bisogna abboccare, con animo pio alla pubblicità (ingannevole) che se dai il 5 per 1000 al San – Raffaele, incontrerai il suo fondatore in Paradiso;
– Lo studiolo del ragioniere dell’Olgettina è una dépendance di Palazzo Chigi… e questo ci riporta a Berlusconi.

Berlusconi… beh non la facciamo tanto lunga, in fondo fior fior di senatori e deputati hanno creduto che Rubycina potesse essere effettivamente la nipotina di Mubarak…,
ha pagato le donnine chiamate a testimoniare in un processo penale contro di lui, non per subornarle, ma per la sua innata, proverbiale, generosità…
è vittima di un golpe di magistrati comunisti, terroristi, maoisti, tanto da richiedere l’intervento di corpi speciali dei marines con lancio di bombe al napalm…
ha tolto il comma ammazza-risarcimenti dal decretone non per fare le scarpe a De Benedetti, ma per fare uno scherzo a Napolitano…
l’abrogazione del falso in bilancio è stata fatta per spirito di equità e non per portare a casa, lui e tutti i sodali, il grisbi…
la “bavaglio”, “ammazzaprocessi” e “salvapremier” erano coraggiose e rivoluzionarie riforme della Giustizia, e non è vero che solo Gasparri ci crede…
i soldi all’Avanti li dava perché “era sempre più avanti!” e non c’entra niente Lavitola, uno al quale dire solo “buone vacanze!” e poi, certo, “ora torna!” (e che, questo se ne voleva stare per tutta la vita in vacanza?)…
faceva eleganti cene ad Arcore col Bunga Bunga, che altro non era che la recita del rosario dopo il dessert…
ha fatto entrare e indotto a far entrare divi, dive, divette e vallette in cinema, spettacoli ecc. non per nepotismo e sex-appeal, ma perché erano di una bravura che… lasciamo perdere!
E buttato fuori (e non solo dalla RAI) Santoro, Travaglio ecc. non perché mettevano in crisi il suo impero plutocrat-mediat-politico, ma perché gli stavano antipatici e facevano rutti e di peggio in diretta… lazzaroni! Scostumati! Per rispetto verso il teleutente, quindi. Tutto qui, “nulla di personale” come risulta dall’editto bulgaro… può a testa alta dire: tutti i miei amici mi vogliono bene, tranne Casini, Fini, Bossi e Maroni (su questo punto se l’intendono quei due, il gatto e la volpe. E io chi sono Pinocchio?), Tremonti (prima mi voleva bene però, ma ormai… non mi fido), e quel Formigoni/Forchettoni che, sono sicuro, mi si vuole ingroppare (meno male che c’è Angelino, segretario perfetto), Vespa (mai mettersi di spalle, con lui), Fede (quello fa casino sempre per soldi, sempre per soldi), Milanese, Papi, Tarantino e compagnia bella, che pure quelli succhiano… quanto succhiano! Per non parlare di Ghedini, Longo ecc. ecc… grandi succhiatori… meno male che io sono un gran generoso. Però mi incazzo lo stesso. Chi c’è rimasto? Boh! Certo lui lo sa.

Luca di Montezuma si “abbacca” con lui non già perché cane non morde cane, come anche Emma ci insegna (quella giovane e ricca, non la buona vecchina così simpatica), ma perché ferve in loro lo SPIRITO del rinnovamento nazionale e sociale!

Si facevano solo gare di burlesque (ma che roba è?) tra donne esibizioniste, nelle notti brave di Berluschettino…
la poliziotta di Ruby, sarà pure un po’ arruffona nelle verbalizzazioni, ma ha una memoria di elefante…
i diamanti della pasionaria & c. servivano per aiutare i popoli del terzo mondo “a casa loro”, e smentire così la immeritata fama di razzisti dei militanti della Lega (Borghezio vuole vendere Sicilia e Campania agli USA perché vuole tenersi per sé la Calabria, è come a Risiko, non per altro).
E… qui è proprio il caso di dirlo… chi più ne ha più ne metta…

Allora hanno ragione? Siamo tutti RINCOGLIONITI?
Ma come è possibile? Da dove veniamo noi? Dov’è finita l’Italia che… diciamo fino all’avvento del Fascismo (i patti lateranensi, le guerre coloniali, in un’epoca di declino del colonialismo ecc. ecc.), era una grande Nazione Europea?

L’Italia della Civiltà di pensiero e di arte, veicolatrice attraverso la lunga Storia di Roma repubblicana e imperiale dell’eredità della Grande Civiltà Greca, l’Italia della Civiltà giuridica, amministrativa, scientifica, l’Italia delle contrade e dei castelli attraverso il lungo Medio Evo, l’Italia della rinunzia alle conquiste militari, a favore delle grandi opere dell’ingegno, dell’arte, della convivenza civile del Rinascimento; l’Italia delle epoche buie del ‘600 e del ‘700 (Santa Madre Chiesa ne sa qualcosa), ma di grande fermento creativo nell’arte e nelle scienze, nelle lettere; l’Italia postnapoleonica, piena di voglia di libertà e dei grandi fermenti intellettuali che portarono al Risorgimento; l’Italia delle grandi speranze dell’Unità, sia pure contraddittoria, monca, intrisa di ingiustizie e di prevaricazioni, e delle grandi opere liriche; l’Italia delle persone oneste e lavoratrici che vediamo nei ritratti, da qualche parte ancora appesi alle pareti; dov’è finita QUESTA ITALIA?

Com’è possibile che, con una sorta di salto di ottusità, al posto del salto di qualità, siamo arrivati a QUEST’ALTRA ITALIA?
Beh la guerra persa c’entra e di brutto. Non dimentichiamo che è la più importante di tutte le guerre di tutti i tempi. A noi è capitata proprio quella.
Ma i tedeschi si sono rifatti in un modo che ha del fantascientifico (provate a mettere a fuoco l’iter del loro dopoguerra), i giapponesi (l’unico popolo che abbia mai subito ben due bombardamenti nucleari) idem, e anche da noi, nell’immediato dopoguerra c’era fermento, voglia di ricostruire, di riprendersi, dov’è finito tutto questo?

A mio modesto avviso grandissime responsabilità ha la DEMOCRAZIA CRISTIANA; ricordate la lotta massacrante che c’è voluta per introdurre il divorzio, che in altri Paesi omologhi a noi era in atto da tempo immemorabile? Il che tra l’altro ha portato in auge dei comodi idioti come i radicali. Per non parlare dell’aborto, delle coppie di fatto, dei gay.

La sua eterna sudditanza verso il Vaticano, che faceva i suoi interessi, non certo i nostri. La mancanza di lungimiranza, di capacità innovativa sfruttando le energie che avevano fatto nascere la NUOVA ITALIA, presto ribattezzabile l’ABORTITA ITALIA del secondo ‘900. La politica di parrocchia, mentre gli altri facevano passi di grande respiro. Poi non è che uno riesce a rifarsi facile facile, quando sta perdendo miliardi di miliardi di vecchie lire; anche questo incide sul cambio alla fine, passando all’euro.

Grandissime responsabilità ha la CHIESA/VATICANO; i preti! Ci sarebbe tanto da parlare della loro politica.
Si capisce che quella è funzionale alla loro sopravvivenza e al mantenimento a livelli più alti possibile, del loro potere.
Sia ben chiaro che il Padreterno non c’entra niente, viene prima di ogni cosa e nessun uomo, proprio perché tale, può affermare categoricamente di saperne qualcosa. Si parla qui di faccende terrene, non divine.
Ma cribbio! Che il Vaticano sia un covo di vipere è una faccenda del tutto normale e, in gran parte, venuta fuori [ricordate il primo mistero (non evangelico e niente affatto luminoso) IOR/Banco Ambrosiano, la misteriosa morte di un ufficiale delle Guardie Svizzere (situazione gay a quanto pare), lo sciopero delle amanti mascherate dei Cardinali, il secondo mistero (doloroso sì, ma anche questo non evangelico) di Emanuela Orlandi/Alì Ağca, l’altro mistero, anch’esso assolutamente doloroso, di Elisa Claps, il mistero (ridicolo più che gaudioso) di Milingo, i casi di pedofilia insabbiati, i casi di pedofilia che hanno sconquassato le diocesi USA da Boston a Los Angeles, a Chicago, a New York, la connivenza con i regimi dittatoriali (di “glorioso” proprio niente), ecc. ecc.?].

Si annidano grovigli di vipere nei grandi Stati, figuriamoci qui! Questo Staterello – palazzo voluto dal Papa Santo e dal nostro Uomo della Provvidenza, con tutta evidenza riunisce in se i vespai di vipere di uno Stato e di un Condominio, con l’arricchimento dell’enorme potere proveniente dal timore e dalla minaccia degli strali divini (altro che i fulmini del meschino Zeus!), tanto da mettere in crisi l’imperialismo americano, sovietico, cinese e dei dittatori-fantoccio satelliti (gli inglesi si defilano sempre, questa è la loro forza).
E’ inquietante che proprio da questo covo di vipere venga fuori il Papa, ma… questo è un altro discorso; diciamo che sapendolo prima ci si adegua.
Il guaio vero è che ce l’abbiamo in casa, quindi si aggiunge al covo di vipere dello Stato Italiano (che, peraltro, neanche ci scherza, e non sfigura affatto al confronto).

Ma lasciamo stare la politica; potremmo anche dire che di questa politica sono prevalentemente responsabili i rappresentanti dello Stato Italiano, che hanno permesso ingerenze e concesso privilegi che in altri Stati farebbero inorridire. Guardiamo quale è il loro operare sul contesto sociale. Direttive: ADDORMENTARE LE COSCIENZE, CONTROLLARE LE FAMIGLIE, LAVARE IL CERVELLO (v. direttive C.E.I., scuole di religione – io le chiamo così, ma più propriamente sono scuole private cattoliche, super sovvenzionate, di destrutturazione culturale e intellettiva – parrocchie, oratori, case di accoglienza, ospizi ecc.). Stiamo parlando dei PUNTI CARDINALI del rincoglionimento.
Ma qui mi fermo per non allungare troppo il brodo e passo al fiore all’occhiello.

Il fiore all’occhiello è, come dire, il Sancta Sanctorum, il Truman show, il Grande Totem del nostro comunicatore per eccellenza Silvioooo…oo…ooooooo… Endemol! (Applausi qui)
LA TELEVISIONE; beh non dilunghiamoci troppo… come rincoglionisce quella… e basta con la solita solfa che “non è il mezzo che è sbagliato, è l’uso che se ne fa”! E’ proprio di questo che stiamo parlando; è l’uso che se ne fa in Italia che è sbagliato. Il discorso è culturale: se ci fosse un alto livello culturale nei (potenziali) telespettatori, come è in altri Paesi, ci sarebbe equilibrio e i danni sarebbero, quanto meno, ridotti.
Ecco perché, tra l’altro, non può essere concentrato nelle mani di un solo polo di riferimento il potere di condizionare le menti, attraverso la televisione, e il potere di predisporre le menti ad essere condizionate, attraverso il Governo, l’istruzione, e così via, ed è assolutamente inammissibile che ciò sia accaduto in Italia.
Poi ci si meraviglia che siamo tutti rincoglioniti e crediamo all’asino che vola. Ragazzi siamo mica qui a vendere frigoriferi agli Eschimesi! Eh!
Come se ne esce? Eh… se ne esce male.
Occorre molto tempo certamente, come si sa è molto più facile distruggere che ricostruire.
Bisogna lavorare molto sulla cultura, secondo me, sull’apertura mentale alle idee, alla libertà di pensiero, ristrutturare ex novo la scuola, dopo le bordate di Mrs. Neutrini.
Lo strapotere della Chiesa va ridimensionato, sia attraverso una politica illuminata, sia attraverso una crescita culturale della popolazione.
La politica deve aprire quante più strade è possibile a chi abbia volontà, originalità, proposte, secondo le proprie possibilità e capacità. Le televisioni private devono attenersi alle regole dell’INFORMAZIONE, non a quelle della COMUNICAZIONE di chi vuol far passare il proprio punto di vista ed interesse, come VERBO, se non entro i margini REGOLAMENTATI della pubblicità.
Non può esserci concentrazione nella mani di uno solo. Il PLURALISMO è irrinunziabile perché è garanzia di democrazia, pertanto sono essenziali la DIVERSIFICAZIONE e il REGOLAMENTO DEI CONFLITTI DI INTERESSE.
La Televisione di Stato o va dismessa e fatta rientrare nelle logiche sopra abbozzate delle reti televisive private, o dichiarata e realizzata PER IMPRIMATUR in concorrenza con tutte le altre TV, e aperta a tutte le possibili idee, salvo che non siano contro l’ordine pubblico e le norme penali. Tutto il resto va accettato e sperimentato.
Allora… rimbocchiamoci le maniche e damose da fa’, come diceva quello. Se saremo bravi, tra due o tre anni, nel 2015 diciamo, 70 anni dopo la ”liberazione”, ma meglio tardi che mai, scopriremo che l’asino è un quadrupede della famiglia degli Equidi, simpatico, ma nulla a che vedere col Cavallo Pegaso.

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