Il Coordinamento dell’Alto Lazio dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente-Isde (International Society of Doctors for the Environment ) esprime forte contrarietà al progetto di un impianto di digestione anaerobica e annessa centrale termoelettrica che si vorrebbe realizzare a Fiumicino in località Maccarese.
Una rigorosa e sempre più corposa documentazione scientifica dimostra infatti l’inutilità e la dannosità per ambiente e salute delle centrali a biogas, a biomasse e dei biodigestori anaerobici.
Il territorio del comune di Fiumicino è già sottoposto ad innumerevoli fonti d’inquinamento, a cominciare da quello determinato dall’intenso traffico aereo e veicolare, oltre che dalla vicinanza del polo energetico più grande d’Europa costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro, e dal Porto di Civitavecchia, che immettono in aria tonnellate di gas e polveri nocivi.
La presenza della megadiscarica di Malagrotta, altro triste primato tutto italiano in Europa, rappresenta anch’essa una continua minaccia e fonte d’inquinamento dell’aria e del suolo.
Pertanto, in questo territorio, per ragioni scientifiche, sanitarie, etiche e di semplice ragionevolezza, non è più possibile realizzare strutture ed impianti ad alto impatto ambientale e sanitario.
Con una rigorosa e corretta gestione dei rifiuti, realizzata attraverso la raccolta differenziata “porta a porta” e con una reale politica del riuso, del riciclo e della riduzione dei rifiuti e soprattutto dei materiali da imballaggio non ci sarebbe alcun bisogno di impianti di incenerimento, biodigestione e di ulteriori discariche.
L’Italia e in particolare la Regione Lazio non hanno inoltre alcuna necessità di aumentare la produzione di energia elettrica con l’utilizzo di rifiuti, biomasse e combustibili fossili ma hanno necessità che si realizzi un veloce incremento delle politiche di risparmio energetico, di ricerca e diffusione delle energie veramente rinnovabili (solare, solare termico e minieolico) che permetta la rapida chiusure delle centrali oggi alimentate a carbone, gas ed oli combustibili.
Il Coordinamento dell’Alto Lazio dell’Associazione italiana medici per l’ambiente-Isde
esprime quindi pieno e convinto sostegno alle ragioni dei cittadini che si stanno opponendo alla devastazione dei territori e della salute.