“Le parole dell’onorevole Rosy Bindi, sono sconcertanti e lasciano un senso di amaro in bocca perchè provengono da un rappresentante del Parlamento che già in altre occasioni, in qualità di presidente della Commissione Antimafia, ha avuto modo di visitare la città e interloquire con le istituzioni locali”. Lo ha detto Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli.
“Non è nostra intenzione negare gli enormi problemi che affliggono questa città, dalla camorra alla microcriminalità: da tempo – continua Russo – denunciamo il costante disagio di cittadini e commercianti e chiediamo un intervento deciso dello Stato mediante una strategia che ripristini sicurezza nelle strade”.
“Allo stesso tempo appare ingiusto criminalizzare un’intera città o una regione a causa di delinquenti. Lo Stato dovrebbe aiutarci a colmare i vuoti che si sono creati a Napoli e in Campania. Quest’estate – conclude il numero uno dei commercianti napoletani – il procuratore capo della repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo, ha spiegato come ormai i boss più importanti siano agli arresti e di conseguenza si sia registrato un pericoloso abbassamento dell’età criminale. E proprio ieri, un rapporto di Save The Children ha denunciato come in Campania un adolescente su quattro non abbia i livelli minimi di lettura e come l’84% dei minori campani non abbia accesso ad attività ricreative, sportive, formative e culturali. Per aiutare questa città e questa regione bisogna ripartire dai nostri ragazzi, creando per loro opportunità per allontanarsi dalle strade e di conseguenza sottrarsi alla criminalità”.