Una rete di Scuole forensi su tutto il territorio nazionale per garantire agli avvocati la fruizione di una formazione di qualità per tutto l’arco della professione.
Il Consiglio Nazionale Forense, riunito oggi in seduta amministrativa, ha approvato il regolamento che istituisce e organizza le Scuole forensi che, in attuazione del nuovo ordinamento professionale forense, cureranno la formazione degli aspiranti avvocati per l’accesso alla professione e le altre attività di formazione, finalizzate alla formazione continua e alla specializzazione.
Il testo del regolamento, sul quale si è svolta la consultazione con le altre componenti dell’Avvocatura, è in corso di pubblicazione nella apposita sezione del sito istituzionale www.consiglionazionaleoforense.it ed entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo a tale pubblicazione
Il regolamento rappresenta- per un verso-il riconoscimento della importante realtà già operante sul territorio in via volontaristica (oggi sono attive circa 75 Scuole forensi, per le quali la Scuola superiore dell’Avvocatura-fondazione del CNF- ha effettuato un coordinamento); dall’altro, si propone di realizzarne una disciplina unitaria per promuovere una uniformità di condizioni del funzionamento, a partire dall’omogeneità di giudizi, dalle condizioni di accesso e qualità dell’offerta formativa, sulla base di indirizzi fissati dal CNF anche per il tramite della Scuola superiore dell’Avvocatura.
Una uniformità sul territorio che è emersa come necessaria anche nella ultima Conferenza nazionale delle Scuole forensi, che si è tenuta la settimana scorsa a Bari.
Naturalmente è preservata l’offerta formativa proveniente da altri soggetti.

Le Scuole forensi sono istituite presso i Consigli dell’Ordine, che potranno consorziarsi tra di loro, con le Università o promuovere all’uopo Fondazioni e Associazioni; al finanziamento-adeguato allo scopo-provvederà il Consiglio dell’Ordine che tuttavia potrà anche stipulare convenzioni con enti pubblici o altri soggetti previsti dalla legge per il finanziamento.
Eventuali contributi alla iscrizione dei corsi devono limitarsi alla copertura dei costi. Viene promossa la possibilità di bandire borse di studio per i più meritevoli. Ed è prevista la modalità e-learning.

Grande attenzione è posta alla qualità dell’offerta formativa, che deve rappresentare l’ “eccellenza” delle Scuole: sono previsti criteri rigorosi di selezione dei docenti, selezionati tra avvocati, docenti universitari, magistrati, professionalità qualificate funzionali alla formazione professionale forense, tra i quali l’esperienza maturata come formatori e la partecipazione-a loro volta- a corsi di formazione per formatori anche organizzati dalla scuola superiore dell’avvocatura.

I corsi dovranno essere altamente professionalizzanti e anche per questo è previsto che siano organizzati con l’apporto delle associazioni specialistiche e con l’obiettivo dello sviluppo adeguato di saperi e abilità.

Di Golem

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