“Dal Congresso di Venezia emerge la fotografia di una categoria timorosa di cambiare, che non riesce a risolvere le proprie contraddizioni interne. Fortunatamente la nuova Assemblea dell’OUA è stata già convocata per eleggere il nuovo Presidente e la nuova Giunta. E il 31 avremo un nuovo vertice che, ne siamo certi, saprà raccogliere le aperture del Ministro, molto apprezzato al Congresso di Venezia. Molte le nuove energie , molte le donne . Tutti pronti a mettersi al lavoro costruttivamente. Ottimo punto di partenza le numerosissime mozioni approvate, tra le quali quelle presentate da ANF su specializzazioni e società tra professionisti”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense (ANF) Ester Perifano.

 “Il Congresso di Venezia è stato un Congresso nervoso nel quale – continua Perifano – sulla questione della rappresentanza,  è andato in scena una sorta di tutti contro tutti che si è concluso con un sostanziale immobilismo. Non è un risultato particolarmente beneaugurante, se solo pensiamo alle sfide impegnative che aspettano l’Avvocatura nel breve e medio periodo. Nessuna delle mozioni statutarie è stata approvata, ed è rimasto confermato l’attuale organismo e le sue regole. Tutto intorno all’avvocatura si muove rapidamente, ma ha prevalso la soluzione di chi, forse anche per scarsa conoscenza delle proposte, ha preferito che tutto rimanesse cristallizzato, con  le debolezze e le criticità che esistevano il giorno prima che iniziasse il Congresso. Occorre però guardare il bicchiere mezzo pieno : il nuovo Organismo per il biennio 2014/2016 è stato fortemente rinnovato, su 98 componenti ben 72 sono al primo mandato. Ed è molto positivo che ci sia il 30% di donne, senza che nessuna norma regolamentare imponga quote rosa”.

“Diamo fiducia ai nuovi eletti : sapranno fare bene e potranno dimostrarlo già il 31 ottobre, eleggendo al loro interno sicuramente il miglior Presidente, autorevole ed affidabile, che si metterà certamente subito all’opera. La richiesta dell’esecutivo di continuare ad interloquire fattivamente conferma  che la linea del dialogo e del confronto è quella giusta, con la consapevolezza che il Ministro Orlando saprà continuare ad essere un interlocutore attento ed equilibrato” – conclude Perifano.

Di Golem

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