REGGIO EMILIA. Dal 16 al 24 marzo l’Asian Film Festival presenterà trentotto pellicole provenienti da Giappone, Cina, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Singapore, Vietnam e Malesia. Tra i titoli in concorso, i nuovi film di Hirokazu Koreeda (I Wish), Shinji Aoyama (Tokyo Koen) e Naomi Kawase (Hanezu), oltre a opere di nuovi talenti come Mr. Tree del cinese Han Jie, prodotto da Jia Zhang-ke, e Here… or There?, della regista vietnamita Siu Pham. Fuori concorso sono The Day He Arrives di Hong Sang-soo, e i cortometraggi inediti di registi apprezzati da tempo come Brillante Mendoza, Fruit Chan, Stanley Kwan o Apichatpong Weerasethakul. Si amplia infine Newcomers, la sezione ideata per presentare il meglio dei nuovi registi da tutta l’Asia che, quest’anno assegnerà un premio speciale alla miglior opera prima. Tra i titoli selezionati Starry Starry Night, del taiwanese Tom Lin e The End of Puberty di Shoko Kimura. La retrospettiva è dedicata a Shinya Tsukamoto e presenta 12 titoli tra i più significativi del maestro giapponese che riceverà il premio alla carriera il giorno dell’inaugurazione del festival, il 16 marzo. Il regista si tratterrà a Reggio Emilia fino a domenica sera, quando alle 18 a Palazzo Magnani, incontrerà e risponderà direttamente alle domande del pubblico. La kermesse asiatica sarà l’occasione per incontrare anche altri protagonisti del cinema orientale come Lai Weijie e Elizabeth Wijaya, registi e sceneggiatori di I Have Loved, girata in Cambogia tra i templi di Angor Wat e Siem Reap, il sito religioso più vasto al mondo; la vietnamita Siu Pham che presenta in concorso Here… or There?. Il 21 marzo il produttore cinese Chow Keung che ha realizzato tra gli altri il film Still Life premiato alla Mostra di Venezia nel 2006, parlerà di Mr. Tree (in concorso) e del nuovo kolossal di Jia Zhang-ke prodotto insieme a Johnnie To.

Di Golem

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