Pubblichiamo alcuni stralci della sceneggiatura del sequel del film “Il Postino pippa sempre due volte”. La scena è quella della Pretura del giudice Salomone Del Russo, interpretato da Peppino De Filippo.
EPISODIO 1 –
Imputato ANTONIO PIAZZA, interpretato da MARIO BREGA
PIAZZA (mostrando le grosse mani al giudice): Signor Giudice, ‘ste mani ponno esse fero o ponno esse piuma… Oggi so’ state fero!
GIUDICE: Veramente agli atti risulta che più che le mani avete usato il coltello…
PIAZZA: Co’ le mano nun se squarciano le gomme de ‘na machina! ‘A mia era ‘na metà fòra!
GIUDICE: Una metafora, vorrete dire… Comunque, le gomme dell’auto di un altro non si squarciano proprio…
PIAZZA: Dipende… Si occupa er posto tuo…
GIUDICE: Veramente quello era un parcheggio per disabili, con tanto di cartello… E voi non sembrate un disabile…
PIAZZA: No, però ce mettevo la Jaguar mia da tre anni…
GIUDICE: Un postino con la Jaguar?
PIAZZA: ‘Na vorta ero postino… Ma siccome me so’ sempre piaciute le Jaguar me so’ dato alla politica… So’ stato assessore a Valmadrera in quota all’UDC… poi ar sindacato UGL, quello della POLVERINI, pe’ capisse… infine ner PDL… Così m’hanno nominato Presidente dell’Aler di Lecco… ‘Ndo danno le case ai morti de fame come lo SCUDERI…
GIUDICE: Non vi permettete di chiamare “morto di fame” la vittima… Cui avete squarciato le gomme perché aveva chiamato i vigili che vi hanno multato…
PIAZZA: Ma che ne sapevo io che quello era Handicapace?!
GIUDICE: Diversamente abile, si dice diversamente abile!
PIAZZA: Perché, che sa fa’ mejo de me?
GIUDICE: Lasciamo stare! Sempre dagli atti risulta che il signor Scuderi è invalido all’85%, che abita in una casa dell’Aler e che ha diritto a quel posto auto! Come giustificate il vostro comportamento?
PIAZZA: J’ho chiesto scusa all’Handicapace… J’ho ripagato le gomme, me so’ dimesso dalla carica e m’hanno pure cacciato dar partito… Che artro potevo fa’?…
GIUDICE: Comportarvi da persona civile, consapevole delle proprie responsabilità di cittadino e di politico…
PIAZZA: Difatti… J’ho squarciato le gomme… Mica er core! Che si nun c’avevo la responsabilità lo facevo handicapace ar 100%… Anzi, lo facevo cadavere e basta!
GIUDICE: (battendo furiosamente il martelletto sul tavolo) Via! Portatelo via o a questo gli do l’ergastolo… Così… Solo perché mi sta antipatico!
EPISODIO 2 –
Imputato GIUSEPPE SAGGESE, interpretato da VITTORIO GASSMAN.
SAGGESE (entrando in aula con fare viscido e deferente): Signov Giudice, i miei ossequi… Sono un modesto esattove dei tvibuti comunali… Un sevvitove dello Stato…
GIUDICE: E come no? Una colf che s’è intascata 100 milioni di euro!
SAGGESE: Intascati… Che bvutta pavola!…
GIUDICE: Dagli atti risulta che la sua società, TRIBUTI ITALIA, riscuoteva le imposte dai cittadini per conto dei Comuni ma che poi, anziché versarli, se li teneva, spedendo il denaro in diversi conti esteri…
SAGGESE: Cevtamente…
GIUDICE: Dunque lo ammettete? E ammettete pure che con quei soldi vi siete comprato ville, aerei, yacht…
SAGGESE: Compvato… Ho fatto investimenti e ho pvotetto i capitali depositandoli all’estevo…
GIUDICE: E sì che vi avevano già arrestato 2 volte, nel 2001 e nel 2009 …
SAGGESE: Evvovi giudiziavi…
GIUDICE: Non capisco come il Ministero delle Finanze non vi abbia mai revocato l’incarico, depennandovi dall’albo degli esattori…
SAGGESE: Pevché sono pevsone pevbene… Come l’avvocato GHEDINI che mi dava pavevi gvatis e il Cavalieve Bevlusconi che ha sempve avuto un occhio di viguavdo pev me…
GIUDICE: Per un ladro che ha rubato ai cittadini i soldi dell’ICI e della nettezza urbana, tutti soldi che sarebbero serviti per erogare servizi migliori?…
SAGGESE: Appunto, savebbevo… Ma con 100 indagati, condannati e pvescvitti in Pavlamento… Con i FIOVITO, i FOVMIGONI, i PICCOLO e i PENATI alla guida di Comuni e Vegioni… Voi, signov giudice, vi saveste mai fidato a lasciavgli nelle mani tutto quel denavo?
GIUDICE (perplesso): Effettivamente no…
SAGGESE: E nemmeno io! Pev questo me lo sono tenuto… L’ ho messi da pavte… E quando ci savanno solo politici onesti, lo vevstituivò!
GIUDICE (rivolto al busto di Cicerone) Cicero’… Mi sa che questo c’ha fregati! (quindi rivolto all’aula con aria imbarazzata) L’udienza è rinviata a data da destinarsi!