“La nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati, approvata dal Parlamento, è una norma in chiaroscuro. La vecchia legge mostrava da tempo tutti i suoi limiti, e comunque andava modificata anche perche’ ritenuta inadeguata da Bruxelles, pronta a multare l’Italia. Quel che è certo è che sull’amministrazione della giustizia occorre sempre rifuggire da tentazioni manichee”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Ester Perifano, che aggiunge – “ Che la normativa precedente non abbia funzionato, sin da quando e’ stata approvata, e’ purtroppo un fatto. Forse colpa del filtro o forse no, ma le pochissime condanne inflitte, meno di 10, sono la prova provata della inutilita’ di quella normativa. Indubbiamente quella approvata non e’ la migliore possibile, ma la valutazione sara’ attendibile solo se fatta sulla applicazione concreta, e non sulle parole. E’ certamente opportuno , come avviene per altre professioni, prevedere una copertura assicurativa obbligatoria per i magistrati, che consenta loro di operare al riparo di possibili interventi non corretti, evitando così che si vada persino ad aumentare il contenzioso nei tribunali stessi”.
“La legge ha molte luci e molte ombre, ma esporre gli operatori della giustizia, e dunque anche i magistrati, a possibili ritorsioni può essere deleterio, perché cio’ che va salvaguardato è sempre e solo il processo equo e giusto”- conclude Perifano.