“Non possiamo che esprimere soddisfazione per il passo in avanti verso una migliore organizzazione della professione di avvocato. Grazie agli emendamenti approvati ieri in Commissione Industria al Senato al ddl Concorrenza, la disciplina delle società della professione forense si armonizza sempre più a quelle delle altre professioni regolamentate, nell’esatta direzione auspicata dall’ANF che si era espressa in tal senso in sede di audizione in Parlamento. Occorre tenere ben saldo il principio dell’avvocato quale professionista garante dell’interesse del cittadino, non suscettibile di essere indirizzato o addirittura manipolato da interessi più forti”.
Lo dichiara il segretario generale di ANF Luigi Pansini.
“Così come preannunciato dal Ministro Orlando il 23 febbraio scorso, nel corso dell’incontro con le associazioni forensi maggiormente rappresentative, si introducono – continua Pansini – disposizioni secondo cui «i soci professionisti possono rivestire la carica di amministratori» e «la maggioranza dei membri dell’organo di gestione deve essere composta da soci avvocati». Non possiamo che constatare che abbiano pagato il lavoro di ANF e la sua interlocuzione seria nel merito e non di retroguardia con la politica e il Ministro Orlando; l’associazione non mancherà di dare il suo contributo anche sugli altri punti che presentano una qualche criticità”.
“Dunque sono state respinte sia le pressioni per esercitare un controllo organico sull’attività professionale degli avvocati, secondo una mal interpretata pretesa liberalizzatrice che andrebbe a discapito della trasparenza dell’attività di difesa, sia la tentazione interna all’avvocatura di mantenere anacronistiche posizioni, incompatibili con una professione che deve confrontarsi con una realtà e una società in continua evoluzione. L’idea di una professione forense al passo coi tempi non deve spaventare ma stimolare la crescita dell’Avvocatura. Ora occorre arrivare rapidamente alla definitiva approvazione del DDL concorrenza” – conclude Pansini.