GENOVA. Centosettanta opere tra tele, disegni, icone, ritratti celebrano il genio della Factory, Andy Warhol (1928-22 febbraio 1987), a quasi trent’anni dalla sua scomparsa, con una mostra antologica colorata e argentea.

Prodotta dalla Fondazione Palazzo Ducale con 24 Ore cultura-Gruppo 24 Ore, è Warhol Pop Society, al Ducale di Genova fino al 26 febbraio.  “Warhol ha saldato la sua opera dentro la società dei costumi – ha commentato il presidente della Fondazione Palazzo Ducale, Luca Borzani -. Questa retrospettiva completa ci dà l’occasione per ragionare su noi oggi. E’ una riflessione sulla pop society, la sua serialità, lo spreco di massa, aspetti che toccano i media, la politica”. La mostra curata da Luca Beatrice si snoda su sei aree: icone, ritratti, disegni, il rapporto con l’Italia, polaroid, comunicazione e pubblicità. “Andy non è morto, infatti il 22 febbraio vogliamo fare un Funeral Party – ha detto Beatrice -. Si discute di lui, si continuano a fare mostre, è stato interpretato in tanti film a partire da David Bowie”. Tra le chicche, ci sono le illustrazioni per i libri per bambini degli anni Cinquanta. Quindi le icone della Monroe (post mortem) e una galleria di ritratti da Mick Jagger alle drag queen, da Gianni Agnelli a Giorgio Armani. Per gli amanti del classico la latta della zuppa Campbell’s (serigrafia coperta di pittura). La mostra ha diversi eventi collaterali per famiglie e scuole (200 classi hanno già prenotato la visita).

Di Golem

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