Non tutti sanno che quello che comunemente chiamiamo ananas non è un frutto ma un infiorescenza. Il frutto vero e proprio è, invece, una sorta di bacca piccola e non commestibile. In ogni caso, l’ananas è, da sempre uno dei frutti tropicali più conosciuti e apprezzati al mondo.
Originario dell’America del Sud, comprende otto specie e predilige un clima tropicale. L’ananas fu portato nelle isole caraibiche dagli indi Caribi, che lo chiamavano anana, e, a Guadalupe, nel 1493, Cristoforo Colombo poté vederlo per la prima volta. Importato in Europa e da qui distribuito nelle isole del Pacifico dagli esploratori spagnoli che lo nominavano “pigna delle indie” e “pigna reale”divenne cibo preferito degli europei che potevano permettersi questo esclusivo frutto. Gli spagnoli, in seguito lo esportarono nelle Filippine e nel XVI secolo raggiunse le Hawaii e Guam.
L’ananas sbarcò in Inghilterra nel 1660 e iniziò a essere coltivato nelle serre all’incirca nel 1720. La simbologia dell’ananas varia a seconda che ci si trovi al di qua o al di là dell’Oceano e la sua nascita si basa su numerose leggende. Le storie più affascinanti legate all’ananas sono quelle che lo hanno reso simbolo di ospitalità e che sono nate oltreoceano. Non è raro, infatti, trovare l’ananas all’ingresso di case signorili, come elemento architettonico di fontane o nelle pubblicità di hotel e ristoranti. Nel continente nel quale alcuni dicono sia avvenuto il primo incontro tra gli europei e l’ananas, i capitani, di ritorno da lunghe spedizioni per mare, usavano infilzare un ananas all’inferriata d’ingresso alla propria casa. In tal modo, segnalavano il ritorno dalla pericolosa avventura, invitando amici e conoscenti a condividere la gioia del ritorno. Da lì, soprattutto nel Nord America, il simbolo dell’ananas ha iniziato a diffondersi come bassorilievo sugli stipiti dei cancelli d’ingresso delle case, sui battenti delle porte d’ingresso, sulle colonne di letti a baldacchino o semplicemente, in forma di frutta fresca, come centrotavola durante le festività.
Da un punto di vista fitoterapico, l’ananas è particolarmente ricco di sali minerali e vitamine (soprattutto A,B e C), in grado di alcalinizzare il nostro Ph prevenendo le infiammazioni, prima causa di malattie. Il gambo dell’ananas è ricco di bromelina che conferisce un azione decongestionante, utile in caso di edemi, cellulite, ematomi e insufficienza venosa. L’azione antiaggregante piastrinica e modulante della coagulazione lo rende un ottimo rimedio per prevenire i trombi e la fragilità capillare. La proprietà diuretica, invece è utile in caso di cellulite e ritenzione idrica e, infine, grazie agli enzimi presenti nella pianta, l’ananas svolge un eccellente azione digestiva, in particolare nella sintesi di proteine animali (carne, pesce e uova).