Dopo la proroga legislativa stanno per scattare i tempi per le nuove elezioni dei Consigli degli Ordini degli Avvocati.
“Oltre all’aumento dei Consiglieri per i grandi ordini e la temperata proporzionalità consiglieri-iscritti – afferma il presidente Anai Maurizio De Tilla – vi è una forte e condivisibile novità: la quota di un terzo riservata alla rappresentanza di genere, che porterà le donne avvocato ad incrementare fortemente la propria presenza nei Consigli dell’Ordine”.
L’Associazione nazionale avvocati italiani esprime una nota di dissenso relativa alla norma pasticciata che prevede sia il voto individuale sia il voto per lista che si trasmette automaticamente a tutti i candidati della lista.
“In realtà, le due votazioni sono incompatibili – dichiara il presidente Anai Maurizio De Tilla – la norma va eliminata.
E’ preferibile il voto individuale escludendo quello per lista. D’altra parte votare una lista comporta la presenza di un quoziente elettorale per l’assegnazione dei consiglieri (come avviene per la Cassa Nazionale Forense). A parte la confusione scaturente dalla intrecciata possibilità di voto, con il voto di lista attribuito a tutti i candidati si potrebbe verificare l’assurdo di una lista che prende 1000 voti e si conquista tutti i consiglieri (che avrebbero tutti gli stessi voti) rispetto ad altri candidati che prendono 999 voti e sono votati individualmente”.
“La previsione di una lista senza voto singolo per il candidato – ha concluso De Tilla – ci ricorda cosa sta succedendo in politica, con la sola differenza che il sistema elettorale per il Parlamento è, comunque, più democratico in quanto mai una sola lista può prendere tutti i parlamentari”.