“Esiste un’insofferenza dei pubblici amministratori nei confronti dell’interventismo del Giudice Amministrativo, accusato di bloccare importanti progetti e realizzazioni, attraverso una giustizia cavillosa, che porta a infinite battaglie giurisdizionali. Indubbiamente il problema esiste, ma il ventilato rimedio può essere peggiore del male”.
Interviene così Isabella Stoppani, del Direttivo Nazionale dell’Associazione Nazionale Avvocati Italiani a proposito dell’idea di unificare la giurisdizione ordinaria con quella amministrativa, prevedendo sezioni specializzate per il contenzioso con la Pubblica Amministrazione. “La Giustizia Amministrativa non va abolita – ha continuato Stoppani – al contrario va riscoperto il suo ruolo originario e questo a vantaggio sia degli interessi legittimi dei cittadini che della stessa funzionalità della Pubblica Amministrazione. Anche il recente Codice del Processo Amministrativo punta sulla originaria funzione della Giustizia Amministrativa in grado di stare al passo con le crescenti richieste di tutela”.
“Di fronte ad un sistema che produce un magma legislativo che mette in crisi i buoni amministratori e favorisce le manovre di quelli cattivi, la giurisprudenza amministrativa rappresenta un argine alla corruzione dilagante; Non è imputando ai tempi e alle decisioni della Giustizia Amministrativa il malfunzionamento del sistema che si risolve il problema, che trae origine invece proprio dai vizi della gestione amministrativa, complice una legislazione confusa e incoerente”.
Secondo Stoppani “il ricorso al giudice ordinario contro gli atti della PA avrebbe l’effetto di allontanare ancora di più il cittadino dalla partecipazione ai procedimenti amministrativi. Che senso avrebbe fare osservazioni alle varianti di un Piano Regolatore Generale se poi tutto dovesse risolversi in una richiesta di risarcimento in un interminabile giudizio in sede civile?”
Infine secondo l’esponente ANAI la giurisdizione amministrativa non può essere vista come un fastidioso controllo da parte dei pubblici amministratori ma come un incentivo per le Amministrazioni a tenere un comportamento rigoroso.