Appello all’unità agli oltre 200 mila avvocati italiani e a tutte le rappresentanze istituzionali, politiche, associative e ordinistiche. Soprattutto in vista delle elezioni che si rendono necessarie a colmare i vuoti creati dalle dimissioni per le incompatibilità sancite dall’entrata in vigore della riforma forense
Il presidente Anai Maurizio De Tilla sottolinea come sia “da contrastare quindi, il prelievo dello Stato sui risparmi delle spese di organizzazione che andrebbero a beneficio degli iscritti e non della fiscalità generale, in favore della quale già c’è una forte attenzione del Fisco che “supertassa” i redditi professionali”.
“L’iniziativa giudiziaria della Cassa e dell’Adepp – continua de Tilla – vanno in questa linea e impongono una mobilitazione generale della categoria per chiarire bene all’opinione pubblica quanto sia necessaria l’autonomia della previdenza professionale e perché va tutelata l’intangibilità del patrimonio degli Enti, Fondazioni ed Associazioni (private)”.
In questa difficile fase storica la Cassa forense ha avviato il procedimento elettorale per il rinnovo del comitato dei delegati. “Le nuove elezioni – spiega il presidente Anai – sono necessarie anche per colmare i vuoti conseguenti alle dimissioni in atto per le incompatibilità sancite nella nuova legge di riforma della professione forense nei giorni scorsi entrata in vigore”. A tal proposito, de Tilla invita anche ad affrontare “con prudenza e gradualità tutte le problematiche riguardanti la nuova legge, in particolare per la parte che riguarda la coincidenza tra iscrizione all’albo e iscrizione cassa, con le conseguenti opzioni e cancellazioni.”
“La rinnovata Cassa forense – conclude il presidente Ania – dovrà affrontare, inoltre, tutte le tematiche del welfare e venire incontro agli avvocati a basso reddito che, in gran parte, sono giovani colleghi e colleghe”. “Nell’avvocatura – aggiunge – c’è un forte problema di natura sociale che impone diverse impostazioni metodologiche anche nel settore della previdenza forense. È ora di mettersi attorno a un tavolo, avviare un confronto complessivo e trovare soluzioni condivise”.