L’Associazione nazionale avvocati italiani denuncia: le Casse di previdenza sono considerate imprese private con fini di lucro e vengono tassate due volte.
“I professionisti italiani sono doppiamente tassati: sul rendimento della gestione dei contributi versati alle Casse dagli iscritti e sulle pensioni percepite” ha dichiarato il presidente ANAI Maurizio De Tilla.
“La doppia tassazione – ha illustrato De Tilla – emerge dal fatto che in Italia i pensionati non detraggono dalla imposizione fiscale delle pensioni le imposte pagate dalle Casse, per cui si applica la formula ETT con una palese incostituzionalità.Ciò avviene perché le Casse di previdenza dei professionisti vengono considerate illegittimamente alla stregua di imprese private con fine di lucro. Non sono nemmeno equiparate ai fondi-pensione che subiscono una tassazione di gran lunga inferiore”.
“Dal 1° luglio – ha continuato il presidente ANAI – la iniqua e illegittima supertassazione verrà incrementata. Ed infatti le plusvalenze ed i redditi di capitale saranno tassati nella maggiore misura del 26 per cento (dal precedente 20 per cento).
Tale aggravio inciderà ulteriormente sia sulla sostenibilità delle prestazioni attualmente erogate dalle Casse, sia sulle future pensioni. Si stima che i maggiori oneri fiscali a carico delle Casse equivalgono ad una riduzione dell’8 per cento delle prestazioni. Il nuovo aggravio al 26 per cento equivarrebbe a una ulteriore riduzione delle prestazioni di un ulteriore 4 per cento. Il fisco continua, quindi, a saccheggiare le Casse professionali”.
Per De Tilla “Occorre un immediato intervento del Governo Renzi che non può continuare nell’opera di esproprio delle risorse e degli attivi delle Casse di previdenza dei professionisti italiani“.