L’ALOE VERA (Aloe Barbadensis Miller) è in realtà l’AGAVE AMERICANA e lo studio sistematico delle virtù farmacologiche del succo di questa pianta è da attribuire ad un farmacista texano, Bill Coats.
Ma grazie ad alcune tavolette d’argilla, reperite dagli archeologi nell’800 nei pressi della città Mesopotamica di Nippur vicino a Baghdad e scritte in caratteri cuneiformi che recitano: “le foglie assomigliavano a foderi di coltelli…”, sappiamo che la conoscenza di questa pianta risale agli Assiri ed è databile intorno al 2000 a.C. Oggi, tra le piante certamente più conosciute e commercializzate, è disponibile principalmente in due forme: il gel e l’estratto fluido.
L’attività farmacologica dell’aloe vera è molto complessa poiché numerosi sono i principi attivi in essa contenuti che interagiscono con l’organismo. Schematizzando, questa pianta ha fondamentalmente due tipi di utilizzo. Il primo e più conosciuto riguarda l’uso esterno e a questo scopo si usa il gel depurato di aloe vera che ha una eccellente azione riconnettivizzante e cicatrizzante e conseguentemente un’elevata azione riparatrice in caso di ustioni e ferite, anche causate da psoriasi o scottature, dovute ad una eccessiva esposizione al sole. Risultati incoraggianti sono stati ottenuti anche per la cura della seborrea e dell’acne, grazie alla naturale azione dermopurificante.
La seconda proprietà terapeutica è quella che si ottiene dall’assunzione del succo dell’aloe. Studi approvati da varie commissioni di vigilanza dei farmaci hanno messo in luce la potente azione immunostimolante e depurativa dell’aloe vera, dovuta alla presenza dell’acemannano, enzima naturale, che favorisce il rilascio di fattori che potenziano il sistema immunitario. Inoltre, il succo di aloe vera, è assai utile come antidolorifico in caso di gastriti o ulcere croniche. Il gel, infatti, è in grado di azionare una sorta di protezione delle pareti dello stomaco e del colon, riducendo in questo modo il dolore e l’infiammazione. L’uso del succo d’aloe come lassativo è invece da consigliare con cautela, perché l’aloina, contenuta nelle foglie delle piante, è molto potente e può causare dolori e contrazioni.
Per questo motivo il succo d’aloe vera è severamente vietato alle donne in gravidanza e fortemente sconsigliato durante l’allattamento, il periodo mestruale o in caso di severe affezioni renali e gastroduodenali.