Originario del Mediterraneo, l’alloro è un arbusto aromatico molto utilizzato in campo culinario ma, anche, ricco di proprietà fitoterapiche importanti. I Greci pensavano che le sue foglie avessero il potere di trasmettere il dono della divinazione, di allontanare la malasorte e le malattie contagiose.
A Delfi, sede dell’oracolo di Apollo, i sacerdoti del dio bruciavano foglie di alloro per stabilire la comunicazione con gli Dei e dormivano su materassi fatti di strati dei suoi fuscelli, per favorire i sogni premonitori. Secondo il mito, la pianta di alloro fece la propria comparsa a causa di un amore non corrisposto: si narra infatti che Apollo, il dio greco del sole, amasse alla follia la bellissima Dafne (il cui nome significa, appunto lauro=alloro). Un giorno, scorta la fanciulla lungo le pendici del monte Parnaso, cercò di attirarla a sé. Questa, però, vedendolo arrivare si diede alla fuga e fu inseguita. Fu proprio nel momento in cui il dio stava per raggiungerla che Dafne invocò l’aiuto di Gea (la dea della terra) che la trasformò in un albero di alloro, pianta che da allora divenne sacra proprio ad Apollo e le cui fronde vennero usate per incoronare le teste dei poeti, degli eroi, dei vincitori.
Simbolo di trionfo e saggezza, secondo la leggenda, fu Giove in persona a regalare all’imperatore Cesare una pianta di alloro, per evidenziare le vittorie ottenute sul campo di battaglia. Nel Rinascimento ad essere incoronati o “laureati“, non erano più i sovrani ma i giovani poeti ed i letterati. Basti ricordare Dante Alighieri e Giulio Cesare normalmente ritratti con corone d’alloro sul loro capo. L’attuale termine “laurea” non fa altro che indicare proprio la corona d’alloro posta sul capo, riconoscimento accordato a chi supera determinati traguardi. In molte leggende popolari si sostiene che piantare un alloro davanti alla porta di casa contribuisce ad allontanare i fulmini. Dono questo, dato all’uomo dagli dei dell’Olimpo, in quanto Giove aveva decretato che questa pianta fosse preservata da ogni avversità, per il rispetto dovuto a Dafne, e di conseguenza la sua presenza avrebbe di riflesso preservato anche la casa.
Da un punto di vista fitoterapico l’alloro viene comunemente impiegato per alleviare le coliche, i disturbi dello stomaco, favorire la digestione, e per aiutare ad espellere i gas dall’apparato gastro-intestinale, in presenza di meteorismo. In caso di febbre, l’alloro stimola la sudorazione e aiuta, grazie all’azione espettorante, a calmare la tosse ed espellere il catarro. Per uso esterno, l’olio essenziale di alloro ha un effetto antinfiammatorio e astringente, utile in caso di reumatismi, ematomi e artrite. Infine, una pianta di alloro in giardino è un ottimo repellente contro insetti e zanzare.