Raramente si sente parlare di sindrome di alienazione riferita ad altre figure parentali al di fuori dei genitori, così come ancora più raramente si discute su quale sia, o potrebbe essere, l’atteggiamento migliore che dovrebbero tenere i familiari di bambini “in via di alienazione”.
Questo breve articolo vuole proprio colmare questi buchi e portare alla superficie nuove riflessioni e stimoli per futuri studi e ricerche.
Partiamo con il primo argomento, ovvero di come l’alienazione parentale possa essere messa in atto da altre figure familiari. Non è infatti raro che gli alienanti siano i nonni, spesso complici dei figli nel tentativo di accaparrarsi i nipoti.
Nonni alienanti
Spesso i genitori del genitore affidatario cominciano essi stessi l’attuazione dell’alienazione del loro nipote nei confronti del papà o della mamma del bambino, ovvero il loro genero o nuora. Se può sembrare difficile che dei nonni possano sovrastare l’autorità e l’affetto per i genitori, basti pensare a quei casi in cui l’affidatario sia tornato a vivere a casa dei propri genitori, o i figli siano lasciati per lungo tempo affidati ai nonni.
Ovviamente queste non sono condizioni in cui è matematicamente certo che vengano alienati i nipoti, ma la condizione di vicinanza ed enorme presenza può renderlo possibile se ve ne è la volontà.
Ma perché alcuni nonni arrivano ad alienare i propri nipoti verso uno o entrambi i genitori?
Spesso questi aiutano il proprio figlio nella sua alienazione del partner, spesso lo inducono a cominciarla: in questi casi vi è astio verso l’ex partner del figlio o verso la figura che rappresenta, altre volte si vuole semplicemente avvicinare il nipote il più possibile a sé per la gioia che questo bambino ha fatto rientrare in casa, gioia dovuta ad un paradossale risentirsi giovani dei nonni che da tali che erano si trovano a rivestire il ruolo di genitori con la freschezza che questo ruolo restituisce.
In questi casi accade spesso che il genitore affidatario si appoggi molto alla famiglia di origine per avere supporto nella crescita dei figli, accettando di risubordinarsi ad essi come figlio, facendo arrivare il messaggio di tale subordinazione anche alla prole che vedendo i nonni in una posizione di comando rispetto addirittura al genitore ne apprendono gli insegnamenti come verità assolute e quindi ne vengano facilmente plagiati.
Alcune volte capita addirittura che i nonni cerchino di alienare entrambi i genitori del nipote, questo può accadere sia in un contesto di separazione che in un contesto di famiglia coesa ove i nonni cerchino di introdursi per “prendersi” i nipoti. Potranno cercare di arrivare a questa alienazione sia fisicamente che moralmente, nel primo caso potremmo trovarci di fronte a nonni austeri e con mentalità chiusa che non credono nelle abilità dei propri figli neanche come genitori e che quindi tentino di togliere loro la prole, nel secondo caso vi può essere un tentativo di vendetta verso la coppia genitoriale che viene sminuita davanti ai nipoti o un semplice desiderio narcisistico di sovrastare.
In questo caso va ricordato che l’alienazione può essere messa in atto anche senza una presenza continuativa. Ciò capita soprattutto in quei casi in cui vi è particolare dimestichezza con la manipolazione della mente, soprattutto se c’è possibilità di stare per molto tempo con il soggetto da alienare: non sempre l’alienante è la persona a cui viene affidato il minore.
Infine capita che a volte i nonni cerchino semplicemente di alienare il nipote verso gli altri nonni per semplici gelosie o per una tacita rivalità tra le due “fazioni” materna e paterna.
Nonni protettori
Proprio come vi è una grande possibilità di influenzare i nipoti inducendo in loro la sindrome di alienazione parentale, o aggravando gli effetti di una alienazione già in atto, i nonni, soprattutto se molto presenti per i nipoti, hanno la grande possibilità di moderare e attenuare gli effetti di una P.A.S. incorso sui propri nipoti da parte dei genitori o di altri familiari.
Ovviamente non si può dare una formula magica per ogni P.A.S. perché vi sono diversi modi per mettere in atto le alienazioni, ragion per cui la logica insegna che bisognerebbe scegliere comportamenti adeguati a seconda del tipo di alienazione che sta subendo il nipote e di come la sta subendo.
Possono però essere date delle regole generiche di comportamento.
La prima e probabilmente la più importante: non parlare mai male dei genitori. Né del genitore alienante, né del genitore vittima. Si possono avere propri punti di vista sul mondo e su cosa è giusto fare, ma questo non deve portare a esprimere giudizi negativi sui genitori. E’ importante che arrivi il messaggio che non c’è un genitore meglio dell’altro, ma che ognuno ha la sua particolarità.
Un’altra regola è far percepire ai bambini quanto siano presenti i genitori per loro e quanto essi li amino: il genitore alienante spesso vuole far credere ai propri figli che il suo amore è condizionato e va meritato, i nonni devono far arrivare il messaggio che questo amore è invece sempre presente.
Un’altra regola è quella di far comprendere ai nipoti quanto essi stessi valgano e responsabilizzarli così da sviluppare indipendenza. I genitori alienanti infatti hanno la tendenza a far arrivare ai figli il messaggio di incapacità, dipendenza e inezia proprio per subordinarli. I nonni possono invece invertire questo messaggio. Non dimentichiamoci che l’iperprotettività è sempre negativa e blocca la crescita degli individui.
Nonni alienati
Così come i nonni possono alienare o impedire l’alienazione, vi sono nonni che vengono alienati dalla vita dei nipoti. E’ ovvio che non possiamo sapere le motivazioni di ogni singola famiglia, è possibile che a volte vengano alienati per giuste ragioni. Per esempio si cerca di allontanare i nonni perché ci si e resi conto di un loro tentativo di alienazione sui nipoti.
E’ ovvio che questo argomento diventa meno interessante perché più facilmente evitabile trattandosi di figure parentali non vicine ai bambini quanto i genitori. Ma altre volte vengono alienati proprio perché i genitori vogliono subordinare i figli e non accettano le intromissioni dei nonni. In questo caso i nonni dovrebbero combattere per stare vicini ai loro nipoti: a volte una buona presenza dei nonni può fare la differenza.
Altri soggetti implicati
In questo articolo abbiamo parlato dei nonni e di come questi possano influire positivamente o negativamente nell’alienazione parentale, ovviamente lo stesso discorso può essere allargato a qualsiasi figura familiare o extrafamiliare che viene a contatto con i bambini: zii, gli amici di famiglia, fratelli maggiori e anche altre figure importanti quali maestri, allenatori, parroci. Tutto l’entourage familiare ed extrafamiliare e tutte le figure importanti per i bambini determineranno il loro divenire adulto. Chiunque dovrebbe comprendere la grande responsabilità che ha nelle sue mani.
Giocare con i propri figli e nipoti è sicuramente divertente e piacevole, ma abominevole diventa giocare con le loro teste: questa violenza non sarà mai cancellata.