Del Sindaco di Roma, quello con la faccia da coma, non conosciamo le dimensioni del pene ma sappiamo con chi fa le sue cene: con i vecchi camerati e i più decerebrati tutti li ha piazzati o alla urbana nettezza, che la città è una schifezza o all’ATAC nella dirigenza e infatti l’autobus sembra più una diligenza, ma per non esser accusato di negligenza a chi da una consulenza? A LATTARULO MAURIZIO che in passato ha avuto qualche vizio, qualche debolezza umana, come far parte della BANDA DELLA MAGLIANA o esser processato per aver coi NAR complottato, anche se l’hanno assolto forse perché non del tutto stolto.
Poi, per non farsi mancar niente, nomina VICEPRESIDENTE un giovanotto convincente e soprattutto conveniente, che non tiene conferenze ma porta tante preferenze: PICCOLO SAMUELE. Il Carneade novello dimostra che Alemanno di piccolo ha sicuramente il cervello. Infatti non lo nomina solo vicepresidente del Consiglio Comunale, che comunque non è male, ma anche responsabile della SICUREZZA di tutta la Capitale, finché non si scopre che il nostro sceriffo è proprio un brutto ceffo. Un mese fa viene arrestato perché 100 milioni d’IVA non ha versato e di associazione a delinquere e finanziamento illecito è accusato. Ma non basta. Quest’ultimo arrivato nella CASTA, dopo che il fisco ha frodato e svariati milioni intascato, pure l’ENEL ha fregato. Al contatore ha messo la classica “zeppa”, che manco “nonna Peppa”, così aveva la villa illuminata e la bolletta non pagata. E in questo Paese, dove chi ha ragione ha torto e viceversa, ci si domanda pure perché và tutto storto? La risposta è semplice: ognuno è complice di questa classe dirigente che conta più di un delinquente.
Chi ama ROMA e a rassegnarsi non si doma, vedendo ALEMANNO, che qualcuno giustamente chiama ALEDANNO, non può non andare col pensiero a quello che fu un romano vero, PASQUINO, altro che ‘sto Sindaco burino, che nell’ultima pasquinata, quando Roma da Hitler venne visitata, scrisse: “povera Roma mia de travertino, t’hanno vestita tutta de cartone, pe’ fatte arimirà da ‘n’imbianchino!” E così continua a fare chi oggi ha la responsabilità di governare, sperando di ingannare, con una serie di trucchi, noi poveri mammalucchi. E pensare che questa città, senza più verità, per oltre vent’anni ha rinunciato a colui che l’ESTATE ROMANA aveva inventato, regalando un po’ di gioia a chi gli “anni di piombo” aveva a noia. RENATO NICOLINI è morto, ma chi allora aveva torto… Ha ancora torto!
P.S. – Il video qui accanto è dedicato a Renato Nicolini e a tutti coloro che di ciò che hanno fatto in quella stagione, giusto o sbagliato che fosse, non rimpiangono nulla, ma proprio nulla.