Il 50% degli avvoati guadagna meno di 16 mila euro all’anno: la situazione è esplosiva, è giunto il tempo delle riforme. Si apre domani il X Congresso nazionale della Previdenza forense “Sessant’anni di storia tra cambiamento e futuro”.

L’Avvocatura vive un momento difficile. I dati del 2010 ci dicono che il 37,5 per cento degli avvocati iscritti alla Cassa forense registra un reddito medio annuo inferiore ai 16 mila euro, meno di 1.300 euro al mese.
Un trend ancora peggiore si riscontra se si guarda alla situazione di tutti gli avvocati registrati agli Albi: il 50 per cento dei professionisti guadagna meno di 16 mila euro all’anno.
Da una parte un presente incerto, dall’altra un futuro minacciato dai recenti interventi governativi che minano l’autonomia economica e gestionale delle Casse privatizzate, che ancora vengono inquadrate al pari di un’amministrazione pubblica, salvo poi non chiedere un soldo allo Stato per sostenere i propri bilanci.
È in questo delicato scenario che si apre domani a Roma, presso l’Auditorium della Conciliazione, il X Congresso Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense. Un’occasione per parlare di professione forense, autonomia delle casse private, investimenti del patrimonio e servizi assistenziali, celebrando con l’occasione i sessant’anni dall’istituzione dell’Ente.
Nel corso del Congresso non mancheranno gli interventi di rappresentanti delle Istituzioni e della politica.
Venerdì mattina interverrà il Presidente del Senato della Repubblica, Renato Schifani, e sono attese conferme da parte dei Ministri del Lavoro, Elsa Fornero, e della Giustizia, Paola Severino.

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