Con l’attentato di Boston è emerso come la strategia di al Qaeda negli ultimi anni sia leggermente cambiata. I seguaci di Ayman al Zawahiri invece di lavorare sulla creazione di cellule strutturalmente legate con la casa madre in Afghanistan, che facilmente possono essere scoperte dalle forze di sicurezza occidentali, preferiscono puntare sulla diffusione in Occidente della loro ideologia in modo da penetrare nelle menti dei giovani insospettabili che vivono in Europa e negli Stati Uniti.
Prima ancora di questo però i terroristi islamici hanno capito l’importanza di educare i bambini fin dalla più tenera età ad essere dei perfetti mujahid. Mentre gli investigatori americani indagavano sul passato dei due fratelli responsabili dell’attacco di Boston e dei loro viaggi in Daghestan, in Afghanistan al Qaeda mostrava per la prima volta al mondo il lavoro che sta portando avanti che è proprio sui bambini. Il 22 aprile scorso infatti è stato diffuso un video del cosiddetto “Esercito dell’infanzia del terrore” qaedista.
In un filmato senza precedenti vengono ripresi bimbi in tenera età addestrarsi in un campo segreto nel Waziristan, sul confine tra Pakistan ed Afghanistan, che imparano ad usare le pistole e i fucili al grido di “Allah ‘u akbar” (“Dio è grande”). Il video, trasmesso sul sito “Islam Awazi” (Voce dell’Islam) mostra dei bambini, per lo più orfani di guerriglieri talebani uccisi dalle forze internazionali oppure piccoli musulmani cinesi fuggiti dal loro paese, che si addestrano anche su come piazzare ordigni esplosivi sul ciglio delle strade.
Le immagini mostrano piccoli di un’età che varia trai 7 e i 12 anni addestrarsi alle tecniche di combattimento, all’uso di armi e di esplosivi. Non è un caso che tra i bambini ripresi ci siano anche tanti piccoli Uiguri, provenienti cioè dalla regione cinese dello Xinjiang, abitata in maggioranza da musulmani duramente repressi dalle autorità cinesi. A realizzare il video è stato infatti il Partito islamico del Turkestan, organizzazione considerata terrorista dal governo cinese perché chiede l’indipendenza della regione dello Xinjiang, a dimostrazione del fatto che il pericolo del terrorismo non riguarda solo l’Occidente ma anche altri paesi del mondo come Russia e Cina. Gli analisti ritengono che questi gruppi islamici utilizzino le scuole religiose islamiche per bambini presenti nel Waziristan pakistano per reclutare e addestrare le giovani leve del terrore e per educarle ad essere dei kamikaze da adulti. Già in passato al Qaeda aveva utilizzato i bambini per le sue attività criminali, per la prima volta però, ed è questo a fare scalpore, hanno deciso di addestrare bambini anche in tenera età, partendo dai tre anni, i quali dopo aver imparato il Corano a memoria nelle madrase pakistane vengono portati nei campi per prendere confidenza con le armi. L’obiettivo è quello infatti di far emigrare questi bambini, una volta diventati ragazzini, in giro per il mondo diffondendo ovunque, e in particolare in Occidente, il seme del terrore.