Da martedì 18 febbraio a giovedì 20 gli avvocati italiani si asterranno da tutte le udienze per protestare contro il deterioramento del sistema giudiziario in Italia e l’introduzione di ulteriori ostacoli per l’accesso alla giustizia per il cittadino.
L’AIGA, associazione italiana dei giovani avvocati, sarà in prima linea nella manifestazione indetta a Roma per il 20 febbraio dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua) e annuncia una simbolica azione davanti alla Cassazione.
“Quando si assiste all’assunzione di scelte che vengono qualificate come operazioni volte al miglioramento dell’efficienza del sistema giustizia ed invece sono completamente avulse dalle reali necessità e creano ulteriori ostacoli al cittadino si deve reagire” afferma la presidente di AIGA, Nicoletta Giorgi.
“Il ministro della giustizia Annamaria Cancellieri – spiega Nicoletta Giorgi – nonostante le numerose riforme promulgate ha dovuto prendere atto che il contenzioso pendente e l’arretrato non è diminuito. Se, quindi, in uscita non aumentano i numeri, il ministro cerca di ridurre quelli in entrata con una serie di strumenti che poco apportano al miglioramento del sistema giustizia: l’aumento di costi per le spese di iscrizione a ruolo delle cause, la previsione di un ulteriore pagamento per avere la motivazione della sentenza, la previsione di una responsabilità solidale del legale per le cause che venissero qualificate come temerarie, interventi sul processo esecutivo poco incisivi. Quella dell’Avvocatura è una protesta per il cittadino, perché non subisca l’ennesima vessazione in nome di un principio di efficienza che elida il diritto di difesa”.