Agostino Toniolo è un architetto veneto di 74 anni che ha fatto ben 61 viaggi missionari. Agostino è di Piovene Rocchette, una cittadina del vicentino ai piedi dell’altopiano di Asiago e la sua storia di esperienze missionarie inizia quasi per caso nel 1973.
Toniolo, negli anni 60, era impegnato in attività sportive- educative della sua parrocchia e organizzava tornei di pallavolo, basket, gare di atletica. Dal suo gruppo di giovani emerse anche un formidabile atleta, Pizzolato, che vinse per due volte la maratona di New York. Tutte queste attività sportive Toniolo le organizzava quando era parroco Don Franco Tescari, il quale nel 1970 partì missionario in Kenya. Agostino, che era molto affezionato a Don Franco, nel 1973 decise di andare a trovarlo in Africa. In seguito, gli venne chiesto di fare il progetto di una chiesa a Njabini in Kenya: acconsentì e ripartì per l’Africa il 17 gennaio del 1975, esattamente un anno dopo la chiesa fu pronta. L’Africa era entrata nel cuore di Agostino, che nel 1976 ritornò per la terza volta in Kenya con la moglie e il sacerdote del posto lo invitò a progettare un’altra chiesa. Dalla sera alla mattina, centocinquanta uomini al grido di Harambeè, che significa, lavoriamo insieme, (frase che si trova anche sulla bandiera keniota) erano a togliere la verza e tracciare con i picchetti il perimetro della chiesa. La sera stessa le fondamenta della chiesa erano state impiantate. “In Kenya sono gran lavoratori – afferma Toniolo- e amano lavorare tutti insieme”.
Da quel momento anche Agostino fu colpito dal mal d’Africa e solo in Kenya progetterà 35 chiese (tutte realizzate) numerosi asili nido, scuole primarie, scuole secondarie, strutture per disabili. Quest’amore per l’Africa lo porterà a coinvolgere tutti i figli, Maddalena (una delle figlie) nel 1990, dedicò parte del suo viaggio di nozze a far nascere bambini in Kenya, anche il marito diede un suo contributo in ospedale facendo l’ infermiere. Sempre nel 1990 un altro figlio di Agostino, Francesco, geometra, lo aiutò a riqualificare l’ospedale di North Kinangop. Toniolo sempre nel 90 porterà molti colleghi del suo lavoro (era dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Schio) e da quel momento si è innescato un grande ponte di solidarietà tra l’area vicentina e il Kenya, ponte che dura anche oggi. Numerosi medici, ogni anno, vanno più volte in Kenya per aiutare nell’ospedale di North Kinangop e per formare giovani medici locali, ma anche tanti altri volontari che mettono a disposizione le proprie competenze.
L’impegno dal veneto è stato talmente intenso per il Kenya che si sono aggiunti dei finanziamenti dalla diocesi di Aquisgrana in Germania. Ora, grazie ai tanti aiuti, l’ospedale di North Kinangop è considerato la migliore struttura sanitaria non governativa del Kenya, al complesso è annessa anche la scuola capi sala considerata un’eccellenza. Toniolo ha messo a disposizione gratuitamente le sue competenze di architetto per tanti altri progetti di costruzione di chiese, acquedotti, scuole, case accoglienza, ospedali. L’architetto dei paesi poveri oltre il Kenya è stato in Lituania, Ecuador, Thailandia, Etiopia, Congo, Sud Sudan, Angola, Senegal. Per migliorare la sua fede ha percorso a piedi vari pellegrinaggi: Il Cammino di Santiago, il cammino a Gerusalemme, la via Francigena che parte dalla Val di Susa e arriva a Roma. L’ultimo pellegrinaggio a piedi, (estate 2013) l’architetto dei poveri l’ha percorso insieme ai nipoti Chiara e Giovanni Lucchini, con cui è stato anche due volte in Kenya. L’amore per il prossimo di Toniolo, dopo quaranta anni di viaggi missionari, è arrivato anche ai suoi nipoti che ne stanno seguendo le orme. Il seme è caduto e sta dando buoni frutti!