ROMA. Promossa dall’Associazione Michele Valori e dal MAXXI Architettura diretto da Margherita Guccione, la mostra, allestita nelle sale di Palazzo Zenobio a Venezia (Dorsoduro 2596) in concomitanza con la 13. Mostra Internazionale di Architettura diretta da David Chipperfield, è dedicata all’opera di Michele Valori, architetto, urbanista, docente, fra i protagonisti della scena culturale italiana del secondo Novecento.
In esposizione dal 31 agosto al 18 novembre 2012 (l’inaugurazione si terrà giovedì 30 agosto, ore 18.30), disegni originali, modelli e un video con interviste d’epoca e testimonianze su Michele Valori. L’esposizione, centrata sul tema dell’abitare, presenta una selezione di progetti e realizzazioni che documentano l’attenta ricerca di Michele Valori sulla residenza, nelle sue molteplici declinazioni che vanno dall’edilizia residenziale pubblica alle palazzine realizzate a Roma negli anni Sessanta.
In mostra i disegni originali e i modelli del complesso di residenze popolari UNRRA Casas di Catania e del quartiere in Contrada Cappuccinelli di Trapani, gli studi di case per lavoratori INA-Casa e i progetti per le palazzine romane dell’Eur e di Poggio Ameno.
La mostra, integrata da nuovi contenuti, sarà riallestita a Roma dal 18 gennaio al 17 febbraio 2013 nella sala del Centro Archivi_MAXXI Architettura, dove è conservato l’intero archivio di Michele Valori, donato nel 2006 per le collezioni del Museo.
Il MAXXI è anche partner di un altro appuntamento veneziano, martedì 28 agosto, ore 9:00 – 11:00, alla Serra dei Giardini di Venezia (viale Giuseppe Garibaldi 1254, località Castello). Si tratta di GREENHOUSE TALK, conversazione sull’architettura tra Cina, India e Olanda. Ne parleranno il Pritzker Prize 2012 Wang Shu (Amateur Architecture), Rahul Mehrotra (RMA architects), Francine Houben (Mecanoo). Introduce Pippo Ciorra, Senior Curator MAXXI Architettura. L’evento è promosso dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma in collaborazione con MAXXI e NAj.

Bolognese di nascita (1923), Michele Valori si laurea in Architettura a Roma nel 1948. Una forte passione civile ne fa da subito uno dei personaggi chiave delle sperimentazioni di edilizia residenziale pubblica avviati sotto l’egida delle agenzie Unrra – Casas e INA – casa negli anni che seguono la fine del secondo conflitto mondiale. I programmi della ricostruzione lo vedono al fianco di architetti del calibro di Ludovico Quaroni e Mario Ridolfi.
Il suo impegno si esprime, in particolare, nella progettazione di un gruppo di residenze multipiano nel quartiere Tiburtino (1949/54) e nell’elaborazione del piano urbanistico del villaggio La Martella a Matera (1952/54). L’attività urbanistica diventa prevalente dagli anni Sessanta, con la consulenza per la redazione del Piano regolatore generale del Comune di Roma. Nel decennio successivo affianca Mario Fiorentino nel processo lungo, complesso e assai controverso del piano di zona Iacp Corviale a Roma.

 

Di Golem

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