La controversia tra il fisco e Diego Armando Maradona si colora di nuovi elementi che ruotano intorno ad un rinvio d’ufficio della trattazione del procedimento agli inizi dell’anno prossimo.
Nella udienza del 3 novembre i difensori del pibe de oro incassano un secco “si” alla richiesta di nuova trattazione della udienza di sospensione per motivi procedurali legati, di fatto, alla sostituzione di parte del collegio giudicante.
L’accertamento trae origine da distinti avvisi di per le annualità che vanno dal 1985 al 1990 di cui Diego lamenta il difetto di notifica che gli avrebbe impedito ogni azione conseguente a tutela dei suoi diritti. Diritti che invece ben poterono far valere i colleghi Careca ed Alemao che furono raggiunti da analoghi avvisi di accertamento.
Il debito originario di tredici miliardi di vecchie lire è lievitato con gli interessi fino a 37 milioni di euro. Debito che ad oggi continua a fondarsi solo su una presunta notifica che, nei fatti, non trova ancora riscontro.
Che i giudici abbiano inteso, previo differimento dei termini e nuova discussione della udienza di sospensione, rivedere, nella nuova composizione collegiale, le posizioni prese in primavera? Lo si spera vivamente. Alla base della strategia difensiva dei due legali, gli avvocati Andrea Gasperoni e Angelo Pisani, ci sono due punti: il difetto di notifica ed in subordine il decorso dei tempi per la conseguente decadenza e prescrizione del carico iscritto a ruolo. Sul punto il collegio difensivo ha trovato riscontro nella consulenza tecnica fiscale predisposta per il collegio difensivo, che ha confermato che per le sanzioni tributarie e per gli interessi è ormai decorso termine prescrizionale e decadenziale breve (cinque anni) dettato dal disposto di cui all’art. 20 del D. Lgs. 472/97, ed all’art. 2948 c.c.
Si accendono pertanto nuove speranze, alla luce dei nuovi elementi emersi, già per la prossima udienza del 12 gennaio, dove si tornerà a discutere della sospensione dal pagamento delle somme iscritte a ruolo. Certo, prima ancora di entrare nel merito, il fumus non può che uscirne rafforzato. In caso di accoglimento Maradona, sospeso dalla azioni a suo carico, sarebbe disposto a celebrare la buona nuova con un’iniziativa in favore di tutti i napoletani che lo hanno amato e continuano ad amarlo ed aspettarlo.