«Alla memoria di un soldato morto in guerra». Questa è la dedica che Casella pose sulla partitura della sua Elegia eroica op.29, composta nel 1916, concepita come una lancinante marcia funebre, insieme commovente e rabbiosa, cupa, martellante, piena di dissonanze, ma anche di momenti intimistici e struggenti, e con una straniante citazione dell’Inno di Mameli alla fine.


A ridosso della Seconda Guerra Mondiale, nel 1939, vide invece la luce la Terza Sinfonia, che l’Orchestra sinfonica di Chicago aveva commissionato per celebrare il suo cinquantesimo anniversario: è un altro lavoro di grande impatto emotivo, che mescola diverse influenze stilistiche, in ampie arcate orchestrali dal respiro mahleriano (l’Andante richiama da vicino l’Adagietto della Quinta di Mahler). Francesco la Vecchia, in questo cd che conclude il ciclo dedicato dalla Naxos alla musica per orchestra di Casella – così raramente eseguita e registrata – imprime una grande forza drammatica a queste pagine, e ne sottolinea la varietà timbrica, sostenuto da un’ottima orchestra, soprattutto nella sezione dei fiati.

Alfredo Casella  Sinfonia n.3, Elegia eroica   Orchestra sinfonica di Roma, direttore Francesco la Vecchia  cd Naxos 572415

Fantaisie mécanique.

Copia_Mattietti_1Già inciso sei anni fa dalla Deutsche Grammophon (nella serie 20/21) questo cd entra nel catalogo Kairos. Sono quattro capolavori della cinquantenne compositrice coreana, allieva prediletta di György Ligeti. Emblematici della sua musica iridescente, agile, fluida, caratterizzata da continue metamorfosi del suono. E magnificamente eseguiti dall’ Ensemble Intercontemporain che mette in risalto la scrittura spigolosa e poliritmica della Fantaisie mécanique (1994), le cellule sonore che imitano il suono e il ritmo del respiro in Xi (in coreano significa l’infinitamente piccolo o l’origine) del 1998, i fantasmagorici giochi di risonanze del Doppio Concerto (2002) per pianoforte preparato, percussioni e ensemble. Ma soprattutto si ammira l’esecuzione Akrostichon-Wortspiel, per soprano (Piia Komsi) e ensemble, il pezzo che impose Unsuk Chin all’attenzione internazionale nel 1993 e che è tuttora il suo lavoro più eseguito. Sette scene tratte dalla Storia infinita di Michael Ende e Attraverso lo specchio di Lewis Carroll (dove i testi sono spesso ridotti a semplici fonemi o a nonsense), ciascuna delle quali descrive una particolare atmosfera emotiva, attraverso un raffinato gioco di risonanze e trasformazioni timbriche, diversi tipi di emissione vocale, diverse accordature degli strumenti che generano una delicata superficie microtonale.

Unsuk Chin   Fantaisie mécanique, Xi, Akrostichon-Wortspiel, Doppio Concerto.  Ensemble Intercontemporain

direttori: Patrick Davin, David Robertson, Kazushi Ono, Stefan Asbury. Solisti: Piia Komsi, Samuel Favre, Dimitri Vassilakis.

 

Ariodante.

Handel_Ariodante_virginNella galleria delle grandi interpreti händeliane, delle eroine che hanno dato voce al personaggio di Ariodante, accanto a Janet Baker, Lorraine Hunt, Anne Murray, Anne Sofie von Otter si aggiunge ora anche Joyce DiDonato. E lo fa imperiosamente, con la sua straordinaria tecnica belcantistica, con la sua voce timbrata, rotonda, omogenea in ogni registro e in ogni dinamica, e con grande partecipazione emotiva, capace di cogliere ogni piega del dramma e di dare un preciso colore espressivo a ciascuna delle sue arie, fino all’apoteosi vocale di «Dopo notte atra e funesta». Di prima qualità anche il resto del cast: con Marie-Nicole Lemieux perfetta nei panni del malvagio duca di Albania, con la sua voce scura e tanta grinta, col soprano Karina Gauvin nei panni di una commovente Ginevra, col tenore Topi Lehtipuu che sfoggia il suo virtuosismo nel ruolo di Lurcanio. Alan Curtis è la seconda volta che incide Ariodante, e dimostra una profonda conoscenza dello stile händeliano, evitando ogni eccesso (di rigidezza da un lato, di sfrenatezza dall’altro), staccando tempi molto naturali, imprimendo a tutta l’opera un’atmosfera di grande freschezza e dinamismo.

George Friedrich Händel  Ariodante  Il Complesso barocco, direttore Alan Curtis

interpreti: Joyce DiDonato, Matthew Brook, Karina Gauvin, Topi Lehtipuu, Anicio Zorzi Giustiniani, Marie-Nicole Lemieux, Sabina Puértolas.

3 cd Virgin Classics 5099907084423

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *