Su ordine del re Mohammed VI
L’Incaricato d’Affari della Svezia a Rabat è stato convocato al Ministero degli Affari Esteri del Marocco. Questo su ordine del Re Mohammed VI, in qualità di leader religioso del suo Paese. Anche l’Ambasciatore del Re marocchino in Svezia è stato richiamato in patria per consultazioni a tempo indeterminato.
Questo dopo che il governo svedese, ha autorizzato, ancora una volta, una manifestazione di odio che ha avuto luogo il stesso giorno. Durante la manifestazione il Sacro Corano è stato bruciato davanti a una moschea di Stoccolma.
Un comunicato stampa del ministero degli Affari esteri di Rabat specifica che durante tale convocazione, al diplomatico svedese è stata notificata “la più ferma condanna da parte del Regno del Marocco per questo reato e il rigetto di questo atto inammissibile”.
“Questo nuovo atto offensivo e irresponsabile ignora i sentimenti di oltre un miliardo di musulmani, in questo periodo sacro del grande pellegrinaggio alla Mecca e della festa benedetta di Eid Al-Adha”.
Qualunque siano le posizioni politiche o le divergenze che possono esistere tra i Paesi, il Regno considera inaccettabile che la fede dei musulmani venga calpestata in questo modo. Né i principi di tolleranza e i valori dell’universalismo possono essere ridotti ad accogliere le opinioni di alcuni pur mostrando così poco rispetto per le credenze di oltre un miliardo di musulmani, ha aggiunto la dichiarazione.