Il piccolo Rayan Oram, estratto dopo 100 ore al pozzo in cui era precipitato nel nord del Marocco, non ce l’ha fatta. Lo annuncia in un comunicato il gabinetto della Casa Reale del Marocco: “Il bambino è morto a causa delle ferite riportate durante la caduta”, si legge nel comunicato citato dai media arabi. Il re Mohammed VI ha telefonato ai genitori per porgere le proprie condoglianze.
Il piccolo è precipitato lo scorso martedì in un pozzo artesiano profondo 32 metri nel villaggio di di Bab Berred, nella provincia rurale del Marocco settentrionale di Chefchaouen. Da allora è rimasto intrappolato in un buco largo meno di 30 centimetri. A denunciarne la scomparsa è stato il padre, un agricoltore della zona.
In seguito al tragico incidente che ha causato la morte del bambino Rayan, il Re Mohammed VI, ha telefonato al padre, Khaled Oram, e alla madre, Wassima Khersheesh. In questa triste occasione, il monarca ha espresso le sue più sentite condoglianze a tutti i membri della famiglia del defunto in questa dolorosa afflizione. Il re ha affermato che stava seguendo da vicino gli sviluppi di questo tragico incidente, impartendo le sue istruzioni a tutte le autorità interessate, con l’intenzione di prendere le misure necessarie e fare il massimo sforzo per salvare la vita del bimbo. Ha anche espresso il suo apprezzamento per gli sforzi profusi dalle varie autorità e forze pubbliche, nonché per le attività collettive, e per la forte solidarietà dei vari gruppi e famiglie marocchine, in questa circostanza.