“Alcune procedure fiscali hanno rallentato il processo economico delle società che operano nello shipping. Napoli, la Campania e in generale il Mezzogiorno d’Italia hanno bisogno di risposte chiare e concrete in un settore che è stato già rivalutato e che rappresenta una risorsa fondamentale per il territorio. I commercialisti chiedono a Governo e Parlamento un provvedimento legislativo per fare chiarezza nel più breve tempo possibile”. Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, aprendo il forum “Le norme relative al regime di non imponibilità Iva per le navi adibite alla navigazione in alto mare”.
“La risorsa mare in Italia è fondamentale”, ha sottolineato Roberto Neglia, responsabile rapporti istituzionali Ucina-Confindustria Nautica. “L’Unione Nazionale Cantieri e Industrie Nautiche ed Affini e l’Agenzia delle Entrate hanno in sinergia, con circolari che sono state anticipate al Salone nautico internazionale di Genova. Quella che manca è una risposa politica, ci sono modifiche normative da fare e speriamo che il governo voglia risolvere il problema quanto prima”.
Per Liliana Speranza, consigliere delegato dell’Odcec di Napoli, “la non imponibilità Iva in alto mare presenta problematiche su temi di differente natura. Questo determina gli accertamenti da parte degli enti preposti e per questo i commercialisti chiedono un confronto diretto con l’Agenzia delle Entrate e gli operatori del settore. Occorre fare in modo che l’economia del mare sia trainante per lo sviluppo di tutta l’economia italiana”.
“L’incontro si è posto l’obiettivo di declinare le possibili soluzioni per risolvere le criticità presenti in tema di trattamento fiscale delle operazioni relative alla navigazione in alto mare – ha evidenziato Pasquale Saggese, ricercatore della Fondazione Nazionale Commercialisti -. Questo è un settore chiave per il nostro territorio”.
“Lo shipping è uno dei settori strategici dell’economia italiana – ha rimarcato Egidio Filetto, componente Comitato Scientifico della commissione Economia del Mare e partner PwC TLS -. Da anni gli armatori combattono con problematiche fiscali relative alle tratte percorse e ad altri parametri che li portano ad ignorare il regime imponibile ai fini Iva al quale fare riferimento: occorre maggiore chiarezza sul punto”.
Al dibattito, moderato dal giornalista economico Luciano Bosso, sono intervenuti Arturo Capasso, presidente Commissione Economia del Mare, Luca Giacometti, consigliere segretario dell’Odcec di Genova e componente gruppo di lavoro Economia del Mare, Giovanni Spalletta, direttore centrale grandi contribuenti Agenzia delle Entrate di Roma, Mario Mattioli, presidente Confitarma, Federico Garolla, vicepresidente Propeller Club Napoli, Nicola Coccia, dottore commercialista, Commissione Finanza e Tributi di Confitarma, Maurizio Salvatori, vicepresidente della commissione Economia del Mare dell’Odcec di Napoli.