Una volta prenotata una camera di hotel ad Ancona, ci si può dedicare a un tour turistico del capoluogo marchigiano, andando alla scoperta di tutte le sue meraviglie e di tutti i suoi monumenti.
Una visita ideale non può che iniziare da quella che gli abitanti del posto conoscono come Piazza del Papa, anche se il suo nome ufficiale sarebbe Piazza del Plebiscito: qui svetta, in effetti, una statua dedicata a Clemente VII, pontefice che nel XVIII secolo contribuì in misura decisiva a favorire lo sviluppo dell’economia locale. Su questa piazza, caratterizzata da una forma allungata molto particolare, si affaccia la Chiesa di San Domenico, che accoglie al proprio interno una Crocifissione di Tiziano e una Annunciazione del Guercino.
Sempre in Piazza del Plebiscito è possibile ammirare la Torre civica con l’Orologio e il Palazzo del Governo. Molto interessante, poi, è il Lazzaretto, vale a dire la Mole Vanvitelliana di Ancona, che deve il proprio nome a colui che progettò le sue mura pentagonali, Carlo Vanvitelli, il quale aveva ricevuto questo incarico da Clemente XII, intenzionato a trasformare la struttura in un magazzino in cui stivare le merci provenienti dal porto.
Ma il nome Lazzaretto non è casuale: qui, infatti, sarebbero dovuti rimanere in quarantena tutti coloro che giungevano da Paesi sconosciuti o comunque da luoghi ritenuti a rischio dal punto di vista sanitario. Proprio per questo motivo la Mole fu realizzata su un’isola artificiale che si estendeva su una superficie complessiva di 20mila metri quadri alla quale, però, si poteva accedere unicamente dal mare.
La struttura è organizzata, al proprio interno, come una sorta di città, con una piazza che accoglie un tempio intitolato al protettore degli appestati, San Rocco. La cittadella era alimentata da un sofisticato sistema di cisterne sotterranee; oggi può essere ammirata dall’alto dal Belvedere Casanova, che si trova nel quartiere Capodimonte.
Cosa vedere ad Ancona
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Per gli amanti delle architetture religiose, una visita particolare spetta alla Chiesa di Santa Maria della Piazza, probabilmente la più importante della città: nel pavimento si possono osservare mosaici che hanno più di 2mila anni di storia, e che sono stati ereditati dalla basilica paleocristiana del IV secolo su cui la chiesa è stata costruita nel XII secolo.
Gli archetti ciechi impreziosiscono la sua facciata, che al centro propone un bassorilievo di origini bizantine giunto da Costantinopoli che raffigura la Vergine intenta a pregare. Altri due bassorilievi di provenienza bizantina, invece, riproducono rispettivamente un pavone – che è il simbolo della risurrezione e, quindi, della vita eterna – e l’arcangelo Gabriele.
Infine, c’è il duomo cittadino, intitolato a San Ciriaco: furono i Dorici, nel IV secolo avanti Cristo, a decidere di collocarlo in una posizione a picco sul mare. Ai tempi, ovviamente, non si trattava di una chiesa cristiana, ma di un tempio intitolato a Venere Euplea, sui cui resti sarebbe stata realizzata una basilica paleocristiana, che nel 1300 è stata dedicata al protettore della Repubblica marinara di Ancona San Ciriaco.