A molti di noi, ragazzi e adulti, è capitato di riuscire a passare l’anno di scuola superiore con qualche insufficienza.
Fintanto che le insufficienze sono una o due, la cosa potrebbe non creare alcun problema, ma quando ci avviciniamo o superiamo le tre insufficienze a fine quadrimestre, le cose potrebbero aggravarsi.
Col tempo, infatti, il peso di quelli che oggi vengono chiamati debiti formativi è cambiato e segnano un punto cruciale durante il percorso scolastico.
Vediamo quindi cosa sono, come funzionano e come si possono recuperare i debiti scolastici.
Come chiarito nel precedente paragrafo, se a fine quadrimestre l’alunno risulta avere una o più insufficienze, queste vengono denominate debiti formativi.
Arrivare allo scrutinio finale con un debito formativo, comporterà l’ammissione all’anno scolastico successivo con debito.
Ciò significa che alla ripresa delle lezioni dell’anno scolastico successivo, l’alunno dovrà sostenere uno o più esami di riparazione, per il recupero del debito scolastico.
L’eventuale bocciatura a tali esami comporterà la ripetizione dell’anno scolastico.
Nonostante sembri complicato, la cosa è ragionevole e semplice: se Marco ha passato il terzo anno con una insufficienza in Filosofia, dovrà sostenere a Settembre un esame di riparazione sugli argomenti del terzo anno; nel caso in cui Marco non riuscisse a passare questo esame, dovrà ripetere il terzo anno, altrimenti potrà accedere al quarto anno e frequentare le lezioni del suo corso.
La questione è annosa e turba chiunque frequenti un qualsiasi indirizzo di studio, poiché le norme vigenti sono diventate sempre più severe nel corso degli anni.
In particolare, se un alunno arrivasse allo scrutinio finale con più di tre debiti formativi, rischia la bocciatura senza possibilità di recupero di tali insufficienze.
Questo salvo casi particolari, poiché ogni alunno ha il proprio percorso scolastico.
Possiamo ad esempio immaginare uno studente particolarmente brillante nelle materia scientifiche e applicate, che ha qualche difficoltà (insufficienze non gravi) con le materie teoriche.
In questo caso, salvo un consiglio di classe particolarmente severo, si tenderà a venire incontro a questo studente, che ha evidenti problemi di apprendimento con una certa categoria di materie, e si valuterà se ammetterlo comunque all’anno successivo con i debiti formativi assegnati.
Onde evitare di arrivare a questi punti critici, è bene tenere particolarmente conto dei risultati del primo quadrimestre.
Infatti, poiché spesso la media finale dei voti tiene conto parzialmente o totalmente dei primi quattro mesi dell’anno scolastico, è bene aver chiaro in quali materie si hanno debiti formativi o si è a rischio di insufficienza.
Ci si può così attivare con la scuola per intraprendere un percorso di recupero di tali debiti, e arrivare così alla fine dell’anno scolastico senza insufficienze da recuperare.
Nonostante possa sembrare una cosa molto spiacevole, non è poi così raro che si possa essere promossi con debito formativo.
Infatti secondo le stime del MIUR, oltre il 42% dei ragazzi viene ammesso all’anno successivo con debito e di questi solo il 25% riesce a passare gli esami di riparazione.
Ecco perché è bene impegnarsi durante l’anno scolastico, recuperare prima dello scrutinio finale eventuali insufficienze e aderire alle iniziative che la scuola mette in atto in favore degli studenti in difficoltà.