“Il sistema dei controlli è fondamentale nell’economia del Paese e viene attivato attraverso il ruolo del Collegio sindacale. Si tratta di un tema molto attuale e che riguarda da vicino la nostra professione. Il nostro appello riguarda le responsabilità nell’ambito della revisione legale: siamo convinti che nei confronti dei professionisti ci siano responsabilità illimitate, per questo motivo chiediamo regole più idonee per chi è impegnato in un lavoro delicato in prima linea”.
Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente Ordine dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, aprendo il convegno “Le responsabilità del Collegio sindacale, aspetti civilistici e penali”.
“I commercialisti devono garantire nei confronti della collettività che i bilanci delle aziende siano sani, in quest’ambito – ha aggiunto Moretta – le problematiche e le insidie non mancano e noi garantiamo grande professionalità e competenza specifica”.
“Oggi c’è un inasprimento del contenzioso giudiziario in materia di bancarotta, complice la crisi economica che ha determinato un amplificarsi di fallimenti”, ha sottolineato Roberto Pirro Balatto, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli, sezione Reati di criminalità e finanziaria.
“Sul versante penale occorre valutare se la dichiarazione di fallimento è equiparabile ad una bancarotta ed ha quindi riflessi diretti ed analizzare in concreto se vi sono anche responsabilità penali nelle condotte da parte degli ‘attori’. Non è detto – ha concluso il magistrato – che tutti gli aspetti tributari devono occupare le nostre aule di giustizia”.
“Esistono oggettivamente alcune difficoltà, però, la legge prevede una forma di controllo che deve operare in maniera diligente soprattutto in un periodo di crisi economica – ha evidenziato Enrico Quaranta, Giudice Sezione Tribunale delle Imprese di Napoli -. Gli strumenti non mancano, come l’accesso all’Autorità giudiziaria sia in sede civile che penale. Occorre poi sottolineare che ci sono stati alcuni casi in cui l’imprenditore ha deciso di eludere i debiti tributari e previdenziali per autofinanziare l’attività aziendale pagando gli stipendi e creando un vero e proprio corto circuito con un danno a carico della collettività e ci sono state sentenze che hanno evidenziato questa decisione”.
All’incontro, moderato da Massimo Zeno (docente all’Università di Benevento), hanno partecipato Concetta Riccio ed Eraldo Turi, consiglieri delegati dell’Odcec Napoli Nord, Francesca Marra Buonocore (presidente della Commissione di Diritto Societario); Ciro Esposito (docente all’Universita di Chieti Pescara) e Alfonso Furgiuele (docente all’Università Federico II)