Per aprire aprire un negozio è necessaria una corretta pianificazione e tutta una serie di adempimenti obbligatori
Nel caso in cui aprire un negozio con le proprie sole forze risulti difficile si può optare per l’adesione ad un franchising.
In Italia la disoccupazione non accenna a diminuire.
Sono i giovani i primi ad essere colpiti dalla mancanza di un lavoro.
I dati Istat hanno registrato nel 2016 un tasso di disoccupazione pari al 39,4% tra i giovani, e i primi rilevamenti del 2017 non sembrano invertire la rotta.
A fronte di risultati così deludenti nel settore dell’occupazione, i giovani, al pari di chi ha perso il proprio lavoro per tagli nella produzione, chiusura di attività commerciali e quant’altro, valutano sempre più spesso l’idea di aprire un’attività in proprio.
Per aprire un’attività è necessaria una corretta pianificazione e tutta una serie di adempimenti obbligatori, ingredienti essenziali da miscelarsi a dovere con caratteristiche personali fra cui spiccano una buona dose di spirito d’iniziativa, un discreto intuito per gli affari, tanto entusiasmo e l’immancabile senso pratico.
Prima di avviare un’attività è necessario disporre di una posizione fiscale, con relativo possesso della partita IVA, e dell’iscrizione presso il registro delle imprese.
E’ inoltre necessario avviare le pratiche per garantirsi regolare posizione previdenziale ed assicurativa presso Inps ed Inail.
La dichiarazione di inizio attività, meglio conosciuta come DIA, deve essere inviata ai preposti uffici del Comune almeno 30 giorni prima dell’avvio dell’attività.
Se non si dispone di finanziamenti propri è importante verificare se è possibile fruire di finanziamenti comunitari e soprattutto di incentivi fiscali offerti dallo Stato.
I giovani imprenditori hanno molte chances in proposito, e la giusta occasione per ottenere il maggior numero di informazioni è quella di farsi aiutare da un professionista oppure iscriversi ad un corso di formazione, per potersi muovere in proprio e programmare da se il piano d’impresa con tutte le valutazioni del caso, anche per evitare crack finanziari.
Ad offrire il giusto supporto a chi intende aprire un’attività in proprio sono le Camere di Commercio, in grado di consigliare al meglio i neo imprenditori offrendo un ricco bagaglio di informazioni, importanti soprattutto per superare gli scogli burocratici e non compiere passi falsi in fatto di procedure.
Prima di avviare una qualsiasi attività è determinante predisporre, nella maniera più precisa, un business plan che proietta nel futuro le caratteristiche dell’azienda per intuire se le scelte di mercato saranno quelle corrette per permettere all’azienda di crescere fiorente.
Parte integrante del business plan è anche il piano merceologico e le relative scelte in fatto di commercializzazione dei prodotti.
Nel caso in cui aprire un’attività con le proprie sole forze risulti difficile si può optare per l’adesione ad un franchising.
Fra i vantaggi del franchising troviamo prima di tutto la riduzione del rischio di veder fallire l’attività.
L’azienda che concede il diritto di commercializzare i propri prodotti ha già testato sul mercato la produzione.
Un franchisor serio vanta un business concept sperimentato e, di norma, ha già risolto le difficoltà che si possono incontrare con l’avvio di una nuova attività.
Il franchisee corre quindi rischi limitati e può utilizzare il nome o il marchio a seguito del pagamento di un canone.
Chi aderisce al franchising in linea di massima può acquistare i prodotti a condizioni migliori e prezzi inferiori, proprio grazie all’organizzazione sulla quale può contare.
Inoltre può fruire di corsi di formazione, garantiti dal marchio.