Originaria dell’Asia, la mandorla, frutto del mandorlo, (Prunus amygdalus ), cresceva già nell’età della pietra e presumibilmente venne coltivata a partire dall’età del bronzo, diventando il primo frutto lavorato dell’antichità.
Questa pianta è quella che fiorisce per prima, e una leggenda greca ne svelerebbe il motivo . Demofonte e Fillide stavano per unirsi in matrimonio, quando il futuro sposo, per l’improvvisa morte del padre, fu costretto a tornare ad Atene. Demofonte, partito promettendo di tornare entro breve tempo, ritardò così tanto che Fillide per nostalgia d’amore s’impiccò. Sulla sua tomba, come simbolo di dolore, nacque un albero di mandorlo dalle foglie inaridite. Tre mesi dopo, Demofonte ritornò e, scoperta la tragedia, andò a versare lacrime disperate sull’albero spoglio del sepolcro della sua amata Fu allora che gli dei, colpiti da tanta prostrazione, gli lanciarono un segno dell’amore di Fillide, facendo ammantare il mandorlo, prematuramente rispetto alle altre piante, di una chioma verde ricolma di splendidi fiori . Presso gli antichi Romani, la mandorla era ritenuta un rimedio contro l’ubriachezza. Plutarco narra di un medico che, ospite del figlio dell’imperatore Tiberio, sfidava sfrontatamente chiunque a bere del vino. Il mistero della sua “forza” rimase inaccessibile fino al giorno che fu sorpreso a mangiare mandorle prima del pasto. Nel Medioevo la mandorla divenne uno degli ingredienti più usati sia nella cucina di corte che per gli afrodisiaci e i filtri d’amore. Tale successo era legato oltre che alle proprietà nutrienti e corroboranti del frutto, (contiene quasi il doppio delle proteine della carne di manzo), anche alla sua forma che s’immaginava rappresentasse l’organo femminile L’usanza di regalare e mangiare confetti di mandorle in occasione di nozze e battesimi deriva proprio dal valore simbolico di prosperità collegato alla mandorla. Analogamente nella tradizione araba sia le mandorle intere che i dolci a base di pasta di mandorle venivano apprezzati per i reconditi poteri afrodisiaci.
La medicina umorale medioevale riponeva grandi aspettative nelle mandorle, prescrivendole nei casi di deperimento per ringiovanire e potenziare l’attività sessuale.
Da un punto di vista fitoterapico le mandorle ricche di vitamine e minerali hanno un elevato potere calorico ed energetico utile in caso di anemia, convalescenza ed eccessiva magrezza. Grazie all’alta percentuale di grassi “buoni”, le mandorle sono tra gli elementi anticolesterolo più importanti perchè abbassano il livello di colesterolo nel sangue preservando la salute di cuore e arterie Sono un potente antiossidante naturale, utile per combattere i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento di ossa, capelli e pelle.
Grazie alle elevate quantità di ferro sono un buon rimedio contro l’anemia mentre il calcio le rende preziose per la salute delle ossa. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che le mandorle hanno effetti positivi su chi è affetto da diabete di tipo 2, migliorando la sensibilità verso l’insulina. L’alto contenuto di potassio le rendono. Infine, un elemento prezioso per tenere sotto controllo la pressione sanguigna e prevenire malattie degenerative come l’Alzheimer.