Rimanere intrappolati dalla figa è una condizione umana tristemente comune. C’è chi non si riprende più e c’è chi non se ne accorge nemmeno, infine c’è chi viene faticosamente liberato da una squadra di vigili del fuoco.
Questo è successo a un giovane studente americano in visita all’università di microbiologia di Tubinga, venuto a contatto con una vagina di dimensioni spropositate. Non si tratta di un reperto scientifico, né di una consumata (e allargata) pornostar. Si tratta di un’opera dello scultore peruviano Fernando De la Jara, posta all’ingresso del prestigioso ateneo.
Di fronte al potere magnetico del monumento, il ragazzo si è sentito attratto come uno spillo da una calamita gigante e nel tentativo di perlustrare a fondo la cavità uterina, ci è rimasto sotto, anzi dentro. L’intervento di cinque veicoli dei pompieri ha sbloccato la situazione e la gnocca marmorea è stata liberata dall’ospite indesiderato. In seguito all’imbarazzante disavventura, le autorità stanno decidendo se mettere un cartello di pericolo di figa o se commissionare a De la Jara un imene in travertino.