La pianta della quinoa è un’erbacea annuale originaria del Sud America, in particolare delle zone Andine come Bolivia e Perù che ne sono, ad oggi, i maggiori produttori. Cresce ad altezze comprese tra i 1.800 e i 5.000 metri e viene erroneamente considerata un cereale. In realtà la quinoa è strettamente imparentata con la pianta degli spinaci e delle barbabietole e non con la famiglia delle graminacee come il frumento.

Ne esistono più di cento varietà ma le più note sono quelle bianche, rosse e nere tutte accumunate da un gusto che richiama quello delle noci. Nelle regioni d’origine la coltivazione della quinoa avviene ancora secondo metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione. Gli Aztechi attribuivano a questi chicchi, che una volta cotti sprigionavano un profumo inebriante e assumevano una golosa croccantezza, addirittura poteri magici, tanto che si tramandava una leggenda secondo la quale ogni stagione fosse l’imperatore Inca in persona a piantare, con i suoi attrezzi d’oro zecchino, il primo seme della “madre di tutti i cereali” (questo il significato del nome “chisiya mama” in lingua quechua) sul terreno delle fredde montagne. Gli Inca, in effetti, ne avevano già intuito le proprietà nutritive, tanto che usavano la quinoa come ingrediente di base del rancio dei soldati, per mantenerli vigorosi e forti, mentre oggi la Nasa afferma che pasti a base di quinoa sarebbero l’ideale per gli astronauti in missione.

Verso la metà del 1500 la quinoa fu sul punto di scomparire a causa dell’arrivo dell’esploratore spagnolo Pizarro che, per sottomettere la cultura inca, distrusse le coltivazioni di quinoa facendo in modo che la pianta fosse dimenticata fino circa al 1970 quando vegani e vegetariani di tutto il mondo iniziarono a utilizzarla ancora.

Da un punto di vista fitoterapico la quinoa  è  particolarmente energizzante: 100 grammi apportano circa 350 calorie, il suo consumo è, pertanto, consigliato soprattutto a bambini, donne in gravidanza, sportivi e convalescenti. L’elevato contenuto proteico, rende questo alimento una valida alternativa rispetto agli alimenti proteici di origine animale. Grazie all’alto contenuto di fibre svolge una blanda azione lassativa utile in caso di costipazione e per regolare la motilità intestinale. L’abbondanza di magnesio è in grado di prevenire malattie cardiovascolari, aritmie ed ipertensione. La buona quantità di magnesio nella quinoa aiuta anche a rilassare i vasi sanguigni ed apporta quindi benefici in caso di emicrania. Il magnesio ha proprietà benefiche anche nei confronti dei denti e delle ossa. Una porzione di quinoa fornisce circa un terzo della dose giornaliera richiesta di questo minerale. E’ una buona fonte di ferro utile in caso di anemia, contiene lisina, un aminoacido che viene spesso incluso negli integratori sportivi per aumentare la massa muscolare e che è anche utile per stimolare la produzione di serotonina responsabile dell’umore. E’ controversa, invece, la questione se sia o meno privo di glutine, fruibile, quindi, anche dai celiaci.

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