Colpo di scena nella infinita telenovela che vede coinvolti recuperatori e autodemolitori. Dopo la protesta di giovedì scorso e la netta chiusura da parte della Prefettura che aveva escluso qualunque possibilità di proroga, dal Comune di Roma fanno sapere che tutti gli impianti potranno rimanere aperti fino al 30 giugno.
Due mesi ancora per poter trovare una soluzione definitiva all’annosa questione degli impianti di recupero di rottami e autodemolizione presenti nella Capitale, gran parte dei quali dovranno trovare un nuovo sito dove rilocalizzarsi.
La comunicazione è arrivata il giorno dopo la protesta di piazza Santi Apostoli. Gli Operatori delle due categoria erano scesi in strada per chiedere alla Prefettura di fermare le notifiche dei provvedimenti di chiusura che il Comune aveva già recapitato ad alcune decine di impianti.
Dopo la netta chiusura mostrata dal Capo di Gabinetto della Prefettura, e nel perdurare dell’assordante silenzio degli uffici comunali, nel pomeriggio di venerdì 29 l’Associazione degli autodemolitori romani ha riunito i propri aderenti nella sala rossa del VII Municipio a Piazza di Cinecittà per decidere quali ulteriori azioni intraprendere ma, colpo di scena, dal comune di Roma arriva l’inattesa comunicazione che le autorizzazioni aventi scadenza il 30 aprile saranno prorogate per ulteriori due mesi, nelle more di una soluzione definitiva e permanente.
A dare la notizia è stato l’ingegner Gianfranco Solinas, impiegato all’Ufficio Gestione Piano Rifiuti e Risanamenti Ambientali del comune capitolino. L’ing. Solinas, intervenuto in diretta telefonica nel corso della riunione, ha assicurato i presenti che tutte le autorizzazioni saranno portate in scadenza al 30 giugno 2016.
Per l’Airmet, l’Associazione dei Recuperatori, che nelle ultime settimane aveva organizzato proteste, chiesto e ottenuto incontri con i vari Enti coinvolti, si tratta della prima risposta concreta che dimostra che anche le Istituzioni preposte, si rendono conto che chiudere 108 impianti significherebbe creare un problema di ordine pubblico oltre che un danno inestimabile ad un intero comparto che da lavoro circa 3000 maestranze.
Nell’esprimere apprezzamento per il nuovo modo di comunicare da parte del Comune di Roma Capitale, l’Airmet attende ora che la notizia della proroga trovi conferma ufficiale e venga portata a conoscenza di tutti gli operatori interessati.