Satana non è più il baldanzoso arcidiavolo di un tempo, ora la santa romana chiesa ha un nuovo e più pericoloso avversario: il salame.
È risaputo che l’insaccato vanta schiere di adepti in ogni parte del mondo, un culto che si basa su ricette secolari e colesterolo.
È però di fronte a una chiesa in provincia di Piacenza che si sono tenute per la prima volta celebrazioni pubbliche in suo onore. Un centinaio di persone hanno partecipato a cerimonie di matrimonio e di battesimo che hanno raggiunto il culmine eucaristico tramite una fetta di salame ben stagionato. A condire il tutto, una benedizione con lo spazzolone del water e poi tutti a bere.
I sempre solerti carabinieri hanno subito aperto un’indagine per vilipendio e offese a confessione religiosa, reato gravissimo, cioè è grave che ancora esista. In particolare nel paese con il più alto tasso di varianti regionali di bestemmie. Gli adoratori del salame rischiano quindi fino a due anni di carcere e una multa che può arrivare a 5mila euro.
Perché non si può adorare un suino che è morto per nutrirci e risorge in forma di salume per donare salvezza all’umanità? Perché non possiamo venerare il dio maiale?