Contorsioni, demoni, urla acute e svenimenti, no, non è un concerto dei Kiss, ma è lo stesso uno dei più grandi spettacoli mai visti: la possessione demoniaca.
Lo show si è svolto con una scenografia d’eccezione, la “sindone”, il sudicio straccio del XIV secolo che i creduloni di tutto il mondo pagano per vedere. Proprio di fronte al sacro cencio, la scorsa settimana una signora si è buttata a terra, agitandosi e strepitando. In una simile situazione sarebbe opportuno chiamare l’ambulanza, ma i caritatevoli gestori del posto hanno optato per l’esorcista, secondo il comandamento “the show must go on”.
Mentre nessuno crede più al lupo cattivo e all’uomo nero, Satana è un brand che gode di ottima salute ed è la stessa vittima dell’angelo caduto a confermarlo in una lettera a La Repubblica. La signora, che per motivi di privacy chiameremo Genuflessa, afferma di aver parlato in aramaico antico, dialetto centro sud. Trattandosi di una lingua di cui nemmeno si conosce bene la pronuncia delle parole, nessuno può smentirla e di certo un glottologo serio ha di meglio da fare, chessò, lavarsi i denti.
A seguire un’inattesa confessione spontanea: “non è un caso che abbia scoperto di essere posseduta proprio a distanza di un anno dalla mia conversione”. In pratica ammette di essersi autosuggestionata a forza di blaterare di diavoli, inferno, confessioni, penitenze e visione forzata di Don Matteo. Questa consapevolezza porta poi all’amara conclusione: “mi sono resa conto che c’è molta superficialità e ignoranza nell’affrontare questo argomento”, quanto è vero signora Genuflessa, solo gli ignoranti possono parlare di possessioni e formule magiche senza timore di essere presi per il culo.