La ricerca degli studiosi americani è stata condotta su 114 bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni, suddivisi in 38 gruppi formati da tre soggetti, di cui uno autistico e due a sviluppo normale. Lo studio – spiegano i ricercatori di “Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development” (NICHD) degli istituti di sanità americani – fornisce «una conferma fisiologica al fatto che la presenza degli animali allevia lo stress che i bambini con autismo possono sperimentare nelle situazioni sociali». La compagnia di cani, gatti e altre specie migliora parametri legati allo stress sociale e migliora capacità di interazione. Gli animali potrebbero, quindi, costituire un importante supporto ai programmi terapeutici volti ad aiutare i bambini con tali disturbi a migliorare le loro interazioni sociali. Sarà dunque necessario attendere altri studi per poter capire in che modo questi risultati sperimentali possano tradursi nella vita sociale quotidiana.
Fonte: La Stampa