Grande scalpore ha suscitato l’ultima puntata della serie tv HBO “Il Trono di Spade”, tratta dai libri di George R.R. Martin. Dopo massacri, mutilazioni, violenze, incesti, orge bisex, sadismo, ettolitri di sangue e scuoiamenti in allegria, l’episodio di questa settimana è andato oltre, mostrando il volto di una donna non proprio contenta della sua prima notte di nozze.

Lo stupro, che altre volte è stato visto in modo ben più esplicito, è suggerito dall’espressione dell’attrice e dai versi arrapati del maritino fuori campo, tutto qui. Qualche spettatore lobotomizzato, che probabilmente si aspettava le repliche de “La Signora in Giallo”, si è destato dal coma televisivo al solo sguardo della scena incriminata. Tra questi la senatrice “democratica” Claire McCaskill e l’associazione femminista The Mary Sue (termine che indica la “perfettina” rompicoglioni di turno), pronti a dibattere su uno dei temi sensibili della politica sociale americana: “Il Trono di Spade”. Ovviamente senza aver mai visto le torture, gli omicidi e la brutalità degli episodi precedenti, né tantomeno aver sfogliato i libri di Martin. Nel testo originale, infatti, alle sevizie sessuali praticate dallo sposo si univano i suoi  fedelissimi cani da monta. Chiaro che queste scassaminchia non hanno mai sentito nominare De Sade e che per loro Lady Gaga è il diavolo, ma una soluzione c’è ed è quella di togliere le batterie al telecomando e inserirle nel dildo

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