Se le fantasmagoriche giacche di Formigoni sono un pugno in un occhio, le felpe con gli slogan di Matteo Salvini sono una picconata nelle palle.
Create per necessità dalla sua segretaria, che per anni ha visto ignorare i post-it con i memoranda del giorno, gli indumenti con i nomi delle regioni e i titoli dei discorsi sono il trend del futuro. La Lega Nord, da sempre all’avanguardia nella comunicazione, passa così dalle canotte sudaticce alle scritte da indossare, dimostrando la propria inconfutabile evoluzione, che un giorno, si pensa, porterà i futuri leader del carroccio a impugnare una penna per scrivere. Sulla scia di questa svolta antropologica è proprio la Lega a voler rivendicare la nuova tendenza dello “street wear” padano con il sito Stile Lega Nord.
Lo sfavillante catalogo on line presenta i nuovi capi di abbigliamento esplicito: “Basta Euro”, “Stop Invasione” e l’inno delle ammucchiate “Insieme si può”. Da segnalare lo sconto del 10% sul modello “Renzi a Casa”, in edizione limitata. Non mancano gli accessori come lo specchietto da cocainomane con Alberto Da Giussano e il portachiavi antifurto con il logo del partito, che nessun ladro vi ruberà mai. L’indispensabile maschera di argilla ricavata dalle rive del Po vi servirà invece per mimetizzarvi tra gli esseri umani, provate a pensare che cosa sarebbe Borghezio senza questo ritrovato estetico. Merdis in fundo, per deliziare anche l’udito il cd singolo “D’Eurubati”, simpaticissimo calembour cantato da Mario Benetti, alfiere del gorgorzola-folk.
Salvini si conferma come il caposcuola fashion-populista che ha portato i suoi elettori dallo stato vegetale allo stato animale, ma il vero traguardo è il raggiungimento della condizione sapiens. Questo sabato a Roma, infatti, verrà annunciato il prossimo rivoluzionario gadget dello Stile Lega Nord: i legnetti per accendere il fuoco.