“E’ positivo che il Ministro Orlando si riproponga di riaffermare, sia pure in una stagione di scarsità delle risorse, una rinnovata centralità della giurisdizione pubblica, ma occorre, per il futuro, tarare meglio e più efficacemente gli interventi, poiché è del tutto probabile che quelli messi in campo con il DL 132/2014 sulla giustizia civile non sortiranno gli effetti sperati”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Ester Perifano in merito alla relazione del Ministro Orlando alla Camera sull’amministrazione della giustizia.
“Alla luce dei fatti effettivamente il PCT si avvia ad essere una scommessa vinta, ma – continua Perifano – è bene precisarlo, soprattutto grazie alla collaborazione generosa dell’avvocatura che, sia direttamente che tramite i propri Ordini, ha sopperito alle manchevolezze e alla scarsità di risorse della macchina statale. Questo contributo deve essere riconosciuto ed apprezzato, ed è opportuno che tutti i risparmi di spesa ottenuti grazie al processo civile telematico vengano restituiti al settore giustizia, che ne necessita per adeguare le dotazioni tecniche che devono essere implementate per essere pienamente funzionali”.
“Condividiamo l’attenzione che il Ministro ha riservato al tema della organizzazione , in tutti i campi nei quali essa è necessaria per garantire un cambiamento reale ed effettivo, ed è un tema che ANF metterà al centro della propria riflessione nei prossimi mesi. Primo fra tutti , la giurisdizione pubblica, la cui ridefinizione non è più procrastinabile. In questa ottica, se è vero che dalla riforma forense dovrà derivare la evoluzione della funzione e del ruolo dell’avvocatura, ci aspettiamo che il Ministro, più che in una diligente attuazione della legge 247/2012, si impegni per la sua necessaria revisione, attualizzandola e rimuovendo le numerosissime criticità da tutti riconosciute, sin dalla fase di approvazione parlamentare” – conclude Perifano.