Dalla rabbia verso tutto e tutti, alla gioia di vivere.  Roberto Bignoli è un cantautore di successo, ha una bella famiglia e ha deciso di raccontare in un libro le pagine buie e il suo cambiamento di vita. “IL MIO CUORE CANTA” è  il titolo del suo testo, realizzato con la collaborazione del giornalista Andrea Pagnini.

Roberto ha avuto un’infanzia difficile, la sua famiglia non potendo occuparsi di lui, a causa della poliomielite, lo affida alle cure di vari istituti, tra cui quelli di don Carlo Gnocchi.  Bignoli si sente abbandonato, incappa nella rete della droga, finisce anche in carcere. La musica è sempre stata una sua grande passione, ma pur essendo molto bravo non ha riscosso il successo meritato a causa del pregiudizio sulla sua disabilità, il giovane camminava con le stampelle: “non aveva immagine scenica” .

Tutti i miei fallimenti, le ideologie – spiega Roberto – in cui credevo e le prove fallite non valevano nulla. Mi sono reso conto che dovevo rimettermi in gioco, dovevo smettere di lamentarmi e fare la vittima, dovevo prendere in mano la mia vita e darle una svolta positiva”.

Il cantautore fa un viaggio a Medjuogorje, prega e sente dentro di sé tanta pace, incontra la fede.  Bignoli decide di lasciare la musica pop e rock e per dedicarsi animo profondo alla christian music, un genere musicale molto diffuso nel mondo, ma poco conosciuto in Italia.  Consegue tanti bei risultati, per ben cinque volte riceve il prestigioso UCMVA Unity Award, il premio USA della musica cristiana internazionale. Una sua canzone “Ballata per Maria” diventa la sigla di Radio Maria, ma tanti altri brani diventano colonna sonora di molti eventi religiosi e di preghiera.

“Spesso, anche oggi rifletto sulla sofferenza – scrive Bignoli – che mi accompagnato nel corso degli anni e penso che non sia stata poi così pesante se poi il risultato finale ha fatto crescere in me la speranza e soprattutto mi ha aiutato ad essere sensibile alla chiamata del Signore, grazie al dolore ho capito l’importanza di mettermi in cammino e di migliorare i miei rapporti con il prossimo”.  

Ora il musicista ha una bella famiglia, composta da una moglie eccezionale, Paola (che lo aiuta nel promuovere la sua musica, la christian music e le buone notizie) e da due splendide figlie .  “Io non ho un vero lavoro – spiega Roberto – quando vado in giro generalmente chiedo il rimborso spese del viaggio e vitto e alloggio, che per me rappresenta un costo vivo, a volte alloggio dai parroci, a volte in famiglie, a volte in albergo per me va sempre bene, non ho alcun problema. Eppure questo modo di fare mi ha permesso di girare tutta l’Italia e di andare all’estero senza un manager, un impresario o una direzione artistica alle spalle. Ho inciso decine di dischi e cd senza l’appoggio di una casa discografica. Non sono ricco e con l’aiuto della Provvidenza e grazie all’aiuto anche della famiglia di mia moglie, alla nostra famiglia non manca mai nulla”.

Questo testo ha il pregio di farci conoscere un uomo che ha conseguito una scelta d’amore, un uomo che dona la sua musica. Il suo libro regala speranza, consapevolezza, gioia. Un volume scritto con semplicità, ma che ha il potere di farci interrogare. Bignoli ha trovato la sua strada e ci racconta che anche ognuno di noi può trovarla, se la cerca nella fede. 

Roberto Bignoli con Andrea Pagnini, IL MIO CUORE CANTA – Medjugorje e la musica di Dio, Editore Piemmeincontri, 14,50 euro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *