Il presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa con una lettera inviata al presidente del Consiglio nazionale notarile, Maurizio D’Errico, in occasione del congresso nazionale che si sta celebrando a Roma ha sottolineato che gli Ordini professionali non devono essere assimilati con la Pubblica Amministrazione.
Nella lettera Alpa, facendo riferimento a quanto indicato nel disegno di legge di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche all’esame del Senato, esprime il fermo rigetto di “ogni assimilazione degli Ordini professionali alla pubblica Amministrazione” visto che “ l’accettazione di compiti pubblici delegati che ci consentono di portare benefici al Paese, pur con grande sacrificio, non sono omologanti”.
Il presidente CNF ricorda infatti che “gli ordini professionali sono sostenuti esclusivamente dai contributi degli associati, e quindi non fanno parte né dell’apparato della P.A., né sono soggetti al controllo della Corte dei Conti, ma solo alla vigilanza del Ministero della Giustizia”.
L’autonomia e l’indipendenza delle professioni intellettuali deve potersi garantire anche rispetto ad una “concezione meccanica della concorrenza che ignora le peculiarità dell’attività professionale, assimila irrazionalmente l’ attività professionale alla attività d’impresa dimenticando che la stessa Carta dei diritti fondamentali distingue nell’art.15 la libertà professionale e nell’art.16 la libertà d’impresa e che la stessa giurisprudenza della Corte di Giustizia Ue non si spinge fino al punto da equiparare le due attività in modo uniforme, conservandone i tratti distintivi”.
“ Libertà, indipendenza e autonomia, competenza e correttezza sono infatti i valori irrinunciabili che fondano le professioni, sempre ovviamente, sotto l’egida della legge e nel rispetto delle regole etiche” conclude Alpa.