Il Consiglio Nazionale Forense è stato audito oggi in commissione giustizia della Camera in merito al decreto legge n. 90/2014, cosiddetto di “semplificazione” che introduce, tra le altre, disposizioni in materia Processo civile telematico e Giustizia amministrativa.
Il CNF ha suggerito alcune proposte emendative volte a razionalizzare la normativa relativa al Processo civile telematico-che ha visto stratificarsi negli ultimi tempi numerose disposizioni provenienti da fonti diverse.
In particolare, ha avanzato la necessità di un varare un Testo Unico sul PCT per il riordino e il coordinamento con le norme del codice di procedura civile; ha evidenziato la opportunità di prevedere “misure di sicurezza”, come la rimessione in termini, per le parti in caso di decadenza del deposito telematico degli atti processuali causata da disfunzioni del sistema informativo e/o di cancelleria; ha inoltre chiesto di chiarire esplicitamente che la nuova norma che dispone la comunicazione del testo integrale della sentenza da parte della cancellerie non abbia nulla a che fare con il decorso del termine breve per la sua impugnativa (in senso contrario- e forzando le disposizioni del codice di procedura- si è espresso il ministero della Giustizia con una circolare sul PCT).

In merito al tema della Giustizia amministrativa, il CNF ha evidenziato che il progetto di soppressione delle sedi staccate di Tar richiederebbe uno studio approfondite e altro luogo di riflessione e che, per come è strutturata, rischia di creare un caos senza certezze per i cittadini (un vulnus sui ricorsi nella norma transitoria è stato segnalato anche nel dossier del Servizio Studi di Montecitorio).

Di Golem

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