“Alcune recenti critiche formulate da alcune Associazioni di medici nei confronti degli avvocati per le cause sulla responsabilità medica sono prive di ogni fondamento e non portano da nessuna parte. Le polemiche tra i professionisti vengono spesso utilizzate da mass media e social network per creare contrasti tra le categorie professionali. L’ANAI, che ha impostato il proprio statuto sul profilo etico e deontologico della professione di avvocato, contrasta decisamente le incaute e non veritiere dichiarazioni delle associazioni mediche”.
Con questa dichiarazione il presidente dell’Associazione nazionale avvocati italiani, Maurizio De Tilla ha presentato la convenzione sottoscritta con il Sindacato dei medici legali.
L’ANAI ha infatti assunto una iniziativa di dialogo e di confronto, con contributi seminariali e scientifici, insieme al Sindacato Italiano Specialisti in medicina legale delle assicurazioni (SISMLA), sottoscrivendo una Convenzione volta ad avviare un rapporto di intensa collaborazione basata su un percorso comune di attività e sinergie nel settore della giustizia, con rapporti culturali e professionali che si estendono al biodiritto.
Entrambe le Associazioni (ANAI e SISMLA) si impegnano a contrastare qualsiasi forma di disinformazione, con iniziative dirette a tutelare i diritti dei cittadini, nonché la professionalità e il decoro di avvocati e medici. Contrastando ogni comportamento non confacente alle rispettive funzioni, nel segno della tutela della giustizia e della salute.
In quest’ambito ANAI e SISMLA costituiranno una rete di qualità per la fornitura di servizi professionali nelle materie che comportano convergenze di attività e prestazioni, con la finalità di istituire un comune centro studi e valorizzare le articolazioni territoriali.
“L’accordo sta a significare – ha concluso De Tilla – che bisogna bandire dalle politiche professionali ogni sterile ed inopportuno contrasto tra medici e avvocati”.