Il regno vegetale, il mondo delle piante, è simbolo dell’unità fondamentale dela vita, dello sviluppo, del ciclo nascita-crescita-morte-rinascita, dell’attualizzazione delle possibilità. Dalla morte del seme interrato, infatti, nasce la pianta che, nel seme, è già “contenuta”.
Nata dalla TERRA in cui affonda le sue radici, la pianta si innalza nell’ARIA, è nutrita dall’ACQUA e dal FUOCO del Sole: da tutti gli Elementi essa capta e accumula potenza in diversi modi e quantità, assumendo da essi qualità guaritrici o venefiche.
Se la vegetazione è una manifestazione della realtà vivente, l’agricoltura rivela in modo “drammatico” l’affascinante mistero della rigenerazione vegetale. Il lavoro dei campi può essere visto come un rito, appunto come la celebrazione di un “mistero” legato a cicli temporali lunari e solari. E laddovee può essere intesa come energia solare manifestata, la pianta è peraltro legata, quanto alla sua coltivazione, anche alla Luna. Moltissime divinità della fertilità sono contemporaneamente divinità lunari: così Sin, il mesopotamico dio dell’astro notturno, era anche il creatore delle erbe; e così valenze lunari riguardanti la vegetazione sono sono presenti nel greco Dioniso e nell’egizio Osiride.
Quando poi l’agricoltura si incontra con l’architettura abbiamo il giardino, simbolo del Paradiso terrestre, del cosmo di cui è il centro, del Paradiso celeste di cui è raffigurazione. Il chiostro (giardino di pietra) è giardino dell’anima e motivo di meditazione per gli abitatori dell’abbazia. Chiuso, recintato, protetto, il giardino lascia fuori il male; ma latet anguis in herba, nell’erba si nasconde il serpente: il serpente tentatore che costringe alla battaglia spirituale. Al centro del giardino, poi, troviamo il pozzo, la fontana o l’albero. Albero come axis mundi, collegamento tra la terra e il cielo; albero che ripete ancora il simbolismo del del cosmo vivente che si rigenera senza interruzione; albero sacro: quercia oracolare di Zeus, frassino Yggdrasil di Odino; albero della vita e albero della conoscenza del bene e del male, betulla dello sciamano, fico ruminale di Romolo e Remo.
Una pianta è spesso all’origine di popoli e tribù. Così, appunto, le tribù australiane di Melbourne credevano che il primo uomo fosse nato da una mimosa; il Mahabharata, il famoso poema indù. narra dei gemelli Krpi e Krpa che nascono da un cespo di giunchi; la pianta rivas, nella tradizione iranica, dà origine alla prima coppia umana; i romani chiamavano i figli illegittimi “figli dei fiori” e gli ebrei “figli delle erbe”. Ancor oggi, del resto, si allude ai bambini nati sotto un cavolo.
Altre volte è l’essere umano che si trasforma in pianta: la ninfa Dafne, inseguita da Apollo, si muta in alloro; ancora Apollo, una volta ucciso involontariamente il giovinetto Giacinto, trasforma il suo sangue nel fiore dallo stesso nome; dal sangue del frigio Attis (che, impazzito, si recide i genitali) nascono viole mammole; e da quello di Adone, ucciso da un cinghiale, anemoni; dal corpo di Osiride crescono il grano e ogni specie di erbe.
Oltre che come alimenti, le piante sono usate dall’uomo come strumenti magici, in relazione alle loro proprietà: da certi alberi si trae il ramo adatto alla preparazione della bacchetta magica; da molte piante si traggono profumi, essenze, succhi, filtri, tinture. Il cedro stimola l’orgoglio, l’acanto infonde coraggio, il giglio porta alla purezza, il mirto suscita la compassione, l’olivo reca pace, la fava turba la meditazione, l’ortica favorisce la lussuria, il lichene predispone alla solitudine, la rosa attira l’amore e il rovo suscita l’invidia.
Quanto alle corrispondenze planetarie, ricordiamo che le radici e i funghi si collegano a Saturno, le erbe e i fiori a Venere, i frutti a Giove e al Sole che governa anche le gomme, le resine e gli alberi in generale; a Marte attengono gli arbusti, i gambi, le spine; lunari sono le alghe, i semi e le foglie; queste utime, però, sono anche mercuriane, come a Mercurio appartengono le cortecce e i muschi. Vedremo, successivamente, quali, tra i vari appartenenti al mondo vegetale, si colleghino ai dodici segni dello Zodiaco.