Nella vita c’è sempre una speranza. Sebastiano è un indiano, viveva per strada, ora è in una casa famiglia ed è totalmente rinato. Sebastiano viveva nelle vie centrali di Catania e stava spesso nei pressi della casa delle suore di Madre Teresa di Calcutta.
L’uomo era sovente ubriaco e aveva delle crisi epilettiche, si trascurava, ma si faceva volere bene, era una persona tranquilla. I suoi amici, i volontari delle Suore di Madre Teresa, erano sempre più preoccupati, nella sua ultima crisi epilettica si era procurato diversi tagli e contusioni. I volontari decisero di portarlo nella casa famiglia “Oasi della Divina Provvidenza” a Pedara, vicino Catania, perché a causa della sua ultima caduta aveva bisogno di cure, un letto e pasti sicuri. Sebastiano era pieno di tagli ed era intontito dagli effetti dell’alcol e i primi giorni dormiva tante ore. Il senza fissa dimora per più volte tentò di andare via, un po’ per via del richiamo dell’alcol, un po’ perché non conosceva nessuno. Sebastiano fu dissuaso ad andare via dalla casa famiglia dalle continue visite di amici, i volontari delle suore, le stesse religiose, gente con esercizi commerciali che lo conoscevano, gli facevano capire che gli volevano bene e che non si sarebbero persi i contatti, nonostante non fosse più a Catania. Altro punto importante per combattere l’ astinenza da vino furono le soluzioni adottate dal medico che segue la casa famiglia.
Sebastiano poco a poco si sentì amato, sostenuto, dai volontari della casa famiglia e da gli stessi altri ospiti. L’uomo era sempre più sveglio,l’epilessia fu curata con una terapia appropriata e cominciò ad essere più allegro e a mettersi a disposizione per servizi nella casa famiglia. Ogni giorno sparecchia la tavola e si interessa di dividere i vari rifiuti: la plastica, il vetro, la carta. La mattina è tra i primi a svegliarsi (intorno alle 6.30) e si occupa della pulizia dello spazio davanti alla casa famiglia, si arma di scopa e paletta e elimina foglie, terra e tutto ciò che è sul suolo. Egli si prende cura anche del giardino, che è decisamente esteso, estirpa erbacce, ore e ore, tanto che adesso è quasi impossibile trovarne una. Sebastiano è ogni giorno più spiritoso, prende in giro tutti i volontari facendo le loro imitazioni, o con battute fulminanti. Alla donna che si occupa delle colazioni, quando la mattina scende le scale ancora assonnata, fa la radiocronaca: “Ecco Ornella che scende le scale piano piano, sta per cadere attenzione… “ e poi si mette a ridere. Ogni giorno ha nuove battute, al volontario che esce per prendere il pane con la moto chiede: “ Stai andando a prendere la tua Ferrari?” Il sorriso di Sebastiano è contagioso, dispensa allegria a tutti, la dipendenza dall’alcol è solo un ricordo, ora è un uomo nuovo e su di lui per la cura del grande giardino e per altri lavoretti ci puoi contare. Nella vita niente è scontato se offriamo un tetto, dei piatti caldi e tanto amore!